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Coronavirus, record di contagiati in Italia: 1.733

4 settembre 2020 | 21:48
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Coronavirus, record di contagiati in Italia: 1.733

Non si aveva un incremento così alto di casi dal 2 maggio. 11 morti nelle ultime 24 ore. Boom di tamponi, oltre 113mila. L’Iss avverte: ‘Trend in rialzo, 1799 focolai attivi di cui 649 nuovi. Aumentano i sintomatici

REGGIO EMILIA – E’ di 11 morti e 1.733 nuovi contagiati il bilancio delle ultime 24 ore per il Coronavirus. Numeri in crescita rispetto a ieri, quando si erano registrati 1.397 positivi e 10 decessi. Per i nuovi casi è record: non si aveva un risultato analogo dal 2 maggio. E’ boom anche di tamponi, oltre 113 mila (+ 21 mila rispetto a ieri). Anche i guariti sono aumentati, a 537 (ieri erano stati 289) Questi i dati del ministero della Salute.

E’ stabile il numero delle terapie intensive da Covid, aumentate di una (121) mentre è in crescita il numero dei nuovi ricoverati con sintomi (1607, +102). Complessivamente gli attuali positivi superano quota 30 mila (30.099) con un incremento di 1.184 su ieri. Nessuna regione ha zero nuovi casi: solo la Valle d’Aosta (2), Molise (4) e Basilicata (7) sono sotto la decina. La Lombardia è la regione con il maggior incremento (337), seguita dal Veneto (273) e da Lazio e Campania (ambedue con 171 nuovi casi a testa).

Iss,indice Rt a 1.18,aumentano i sintomatici – L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 13-ð‐26 agosto 2020, è pari a 1.18 (95%CI:0.86 – 1.43). “Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero, vi è stato un aumento del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro Paese”. Questi i dati del monitoraggio settimanale sulla diffusione del Covid in Italia dell’Iss e ministero della Salute relativo al periodo 24-30 agosto, aggiornato al primo settembre. Gli esperti ribadiscono ancora che l’indice di trasmissione nazionale va interpretato con cautela in questo particolare momento dell’epidemia. Infatti Rt calcolato sui casi sintomatici, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale.

In Italia, come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell’epidemia da SARS-CoV-2 con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 32 anni, in leggero aumento rispetto alla settimana scorsa. La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità. Si conferma il cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) osservato nelle settimane precedenti.

“Transizione al momento in progressivo peggioramento” con un “aumento da cinque settimane consecutive”. Lo rileva il monitoraggio settimanale sulla diffusione del Covid in Italia dell’Iss e ministero della Salute relativo al periodo 24-30 agosto, aggiornato al primo settembre. “Anche in questa settimana – si legge – si rileva una trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti e spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all’estero”. “Si assiste pertanto – prosegue – alla successiva importazione di casi e ad una ulteriore trasmissione locale (anche al rientro dopo periodi di vacanza)”.

“I casi di Covid-19 in Italia aumentano per la quinta settimana consecutiva e l’Rt si assesta di poco sopra di 1. Ci sono molti focolai in diverse regioni italiane la maggior parte dei quali sono causati da rientri da aree turistiche”. Lo ha detto il direttore Generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio settimanale Iss-Ministero. “Aumenta – spiega – di poco il carico ospedaliero e soprattutto non vediamo una congestione né a livello delle strutture sanitarie né delle terapie intensive. Del resto l’età delle persone colpite è intorno ai 30 anni, quindi piuttosto giovanile. Data la situazione bisogna continuare ad avere comportamenti prudenti, evitare assembramenti, mantenere il distanziamento fisico, lavarsi frequentemente le mani, usare le mascherine in luogo pubblico”.

“Rimane fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico.

E’ quanto si legge nel bollettino settimanale dell’Iss e del ministero della salute. Si ribadisce la necessità di rispettare i provvedimenti quarantenari e le altre misure raccomandate dalla autorità sanitarie – spiega l’Iss – sia per le persone che rientrano da paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria .Si raccomanda alla popolazione di prestare particolare attenzione al rischio di contrarre l’infezione in situazioni di affollamento in cui si osserva un mancato rispetto delle misure raccomandate e durante periodi di permanenza in paesi o aree con una più alta circolazione virale.

Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 1799 focolai attivi di cui 649 nuovi, entrambi in aumento per la quinta settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 1374 focolai attivi di cui 490 nuovi). “Questo comporta un sempre maggiore impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che sono riusciti finora a contenere la trasmissione locale del virus”. Questi i dati del monitoraggio settimanale sulladiffusione del Covid in Italia dell’Iss e ministero della Salute relativo al periodo 24-30 agosto, aggiornato al primo settembre. Per focolaio si intende l’individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati.

Sono 13 le regioni e province autonome che hanno riportato un aumento nel numero di casi Covid diagnosticati rispetto alla settimana precedente . E’ quanto riporta il consueto bollettino settimanale Iss-Ministero della salute. L’aumento – spiega l’Iss – non può essere attribuito unicamente ad un aumento di casi importati da stato estero. In quasi tutte le regioni/PPAA – sottolineano – continua ad essere segnalato un numero elevato di nuovi casi e si osserva sostanzialmente un trend in aumento da diverse settimane. Sebbene sia segnalato, in quasi tutte le Regioni, un iniziale aumento nel numero di ospedalizzazioni, in nessuna delle Regioni/PPAA sono stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali.