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Autonoleggio fantasma: tre persone denunciate

19 settembre 2020 | 12:55
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Autonoleggio fantasma: tre persone denunciate

Concorso in truffa l’accusa mossa dai carabinieri di Boretto ai tre indagati che incassavano le caparre per autonoleggi a lungo termine senza consegnare i veicoli

BORETTO (Reggio Emilia) – Tramite marketplace di Facebook proponeva, a prezzi stracciati, la cessione di auto a noleggio. Prima, però, si faceva consegnare una caparra compresa tra 1.800 e 2.300 euro per poi non consegnare l’auto e sparire nel nulla. La vittima, un 40enne residente a Boretto, quando ha capito di essere rimasto vittima di una truffa, è andato dai carabinieri del paese e ha sporto denuncia. I militari della stazione di Boretto hanno avviato le indagini risalendo al tuffatore e ai due complici tra cui un promoter reggiano.

Per questi motivi con l’accusa di concorso in truffa hanno denunciato un 30enne torinese e i suoi due complici un 34enne di Torino e un 43enne di Reggio Emilia. Una vicenda quella capitata al 40enne borettese che riguarda anche altre vittime come peraltro ampiamente documentato dalla pagina del marketplace di Facebook dove sono state decine le recensioni negative e lamentale di chi, credendo di fare un affare, si è trovato a pagare caparre per noleggi a lungo termine fantasma.

Il modus operandi era sempre lo stesso: l’uomo si spacciava per un broker di una grossa agenzia di noleggio, estranea ai fatti, mandava contatti tramite WhatsApp e chiedeva un anticipo, promettendo la consegna del veicolo entro 30 giorni. Nessuna auto, però, ovviamente è mai arrivata a destinazione. Il periodo di lockdown ha naturalmente ampliato e facilitato l’operato dell’ideatore della truffa , ma il gioco sporco è stato smascherato quando una vittima ha fatto una recensione negativa sulla pagina Facebook.

Da lì, a pioggia, tutte le altre. E’ cosi che il borettese si è rivolto ai carabinieri del paese che, oltre a identificare il broker in un 30enne torinese, sono risaliti a due suoi complici tra cui il promoter reggiano che aveva fatto da tramite con la vittima spingendola a chiudere il contratto con l’azienda di autonoleggio fantasma.