Compensi decurtati per gli avvocati del Comune di Reggio

4 agosto 2020 | 19:05
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Compensi decurtati per gli avvocati del Comune di Reggio

L’amministrazione comunale del capoluogo pagherà i suoi legali solo in presenza di sentenze di merito favorevoli con recupero delle spese.

REGGIO EMILIA – Compensi decurtati per gli avvocati del Comune di Reggio, a causa del contenzioso pendente tra l’amministrazione e l’ex dirigente del Servizio legale (ora in pensione) Santo Gnoni.

Si legge in un recente provvedimento dell’ente, emanato dopo che le due avvocatesse dell’avvocatura comunale – Berenice Stridi e Annalisa Corradini – hanno presentato parcelle e richieste di pagamento relative a giudizi che si sono conclusi con esito favorevole al Comune e compensazione delle spese, o con recupero delle spese dalle controparti soccombenti. L’articolo 8 del Regolamento dell’avvocatura comunale, stabilisce (al comma 2) che i compensi sono corrisposti ai legali dell’ente “nelle ipotesi di sentenza favorevole e pronunciata compensazione delle spese, comprese quelle di transazione dopo sentenza favorevole”. Ma, ai commi 8 e 9, si precisa che “sono ricondotti a compenso esclusivamente i provvedimenti giurisdizionali che entrino nel pieno merito della controversia”.

Non vengono quindi corrisposti ai legali compensi per “i provvedimenti giurisdizionali a valenza cautelare, quelli procedurali e di rito (ad esempio di estinzione del giudizio, inammissibilita’, irricevibilita’, improcedibilita’ e cessazione della materia del contendere) e le transazioni o altri accordi stragiudiziali che blocchino l’azione contenziosa”. Proprio i mancati pagamenti agli avvocati anche in questi casi, sono al centro di un ricorso avanzato da Gnoni al Tar che, in primo grado, gli ha dato ragione.

Nella sentenza del 17 marzo scorso, infatti, si rileva “l’illegittimità” dell’articolo 8 del regolamento del Comune, che considera come “sentenza favorevole” i soli provvedimenti qualificabili come “sentenze”, peraltro di solo merito, prevedendo “una esclusione determinata in via preventiva delle sentenze di rito, o di altri provvedimenti o definizioni stragiudiziali, in assenza di ogni considerazione circa l’eventuale effetto satisfattivo determinatosi”.

Il Comune di Reggio ha impugnato la sentenza davanti al Consiglio di Stato (il prossimo 27 agosto e’ fissata l’udienza per l’esame della istanza cautelare di sospensione della sua esecutività). Ma nel frattempo ha deciso di liquidare ai suoi avvocati i compensi professionali riferiti solo alle fattispecie non connesse al procedimento giudiziario pendente davanti ai giudici amministrativi. E cioè, in sostanza, solo le sentenze di merito favorevoli con recupero delle spese. L’amministrazione puntualizza però che non si tratta di una disposizione permanente. “La presente determinazione- viene infatti puntualizzato- non costituisce in ogni caso acquiescenza della sopra richiamata sentenza, restando fatta salva la facoltà del dirigente di rivalutare i contenuti del presente atto, laddove ne emergano i presupposti”.