Shopping online imprudente: tre reggiani vittime cyber-truffe in due giorni

7 agosto 2020 | 13:20
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Shopping online imprudente: tre reggiani vittime cyber-truffe in due giorni

Un ragazzo di Cavriago, un appassionato di numismatica di Novellara e un artigiano di Reggio colpiti da abili truffatori. I carabinieri di Santa Croce scoprono un giro di false vendite di autocarri

REGGIO EMILIA – Shopping online imprudente: reggiani sempre più spesso vittime cyber-truffe . Lo segnalano i carabinieri, dopo che  in due giorni ben tre persone – un ragazzo di Cavriago, un 45enne residente in città, ed un 59 appassionato di numismatica – sono stati raggirati da soggetti disonesti che hanno messo allettanti annunci sul web in cui mettevano in vendita oggetti a prezzi stracciati.

L’ultimo caso è appunto quello che ha visto il collezionista reggiano “abboccato” all’inserzione su noti siti internet con cui un 36enne di Alessandria proponeva la vendita di lotti di monete. Una volta incassato il danaro delle “vendite fantasma” – comprensivi dei costi di spedizione –  spariva nel nulla senza inviare la merce. Il reggiano – dopo una trattativa su whatsapp – ha pagato 150 euro per 32 pezzi di monete da vecchie 500 Lire in argento: versato il denaro (tramite la ricarica di una carta intestata al truffatore), non ha ricevuto nulla. Così ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Novellara, che sono risalito ad un uomo abitante nell’alessandrino.

Identica truffa quella di cui è rimasto vittima un 14enne di Cavriago, che si è recato dai carabinieri accompagnato dai genitori. Ha spiegato che – all’inizio di quest’anno, poco prima del “lock-down” – aveva comperato su un noto sito web di annunci un paio di scarpe sportive griffate per soli 50 euro. Dopo aver versato il denaro su una carta di credito “postepay” ricaricabile, non ha ricevuto la merce mentre il venditore lo ha “bloccato” ed è sparito. Tre le persone denunciate per concorso in truffa aggravata, tutte residenti a Bari: una 44enne, una 20enne e un 31enne. La prima  ha portato avanti la trattativa; i complici sono una l’intestataria dell’utenza telefonica, l’altro della postepay dove sono confluiti i proventi della truffa.

Un artigiano 45enne residente a Reggio, infine, ha pagato una caparra di 350 euro per l’acquisto di un autocarro che gli serviva per motivi di lavoro. Aveva trovato l’annuncio-esca  su un sito specializzato: camion con gru a soli 3.400 euro. Pagato l’acconto in due tranche su una carta prepagata, il reggiano si è ritrovato con un pungo di mosche mentre l’inserzionista prima lo ha bloccato telefonicamente poi si è volatilizzato. I carabinieri di Reggio Emilia Santa Croce, al termine delle indagini, hanno denunciato per truffa un 50enne della provincia di Varese. La vendita dell’autocarro a favore dell’artigiano era la punta di un iceberg di una vera e propria condotta truffaldina che l’ha visto raggirare, con le stesse modalità, altre persone.