Droga nascosta nella cameretta, ragazzo pusher nei guai

6 agosto 2020 | 11:58
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Droga nascosta nella cameretta, ragazzo pusher nei guai
Droga nascosta nella cameretta, ragazzo pusher nei guai
Droga nascosta nella cameretta, ragazzo pusher nei guai

Oltre ad hascisc e marijuana i carabinieri del radiomobile sequestrano il  kit del pusher: bilancino e materiale per il confezionamento delle dosi. Denunciato disoccupato 28enne

REGGIO EMILIA – All’anagrafe disoccupato, di fatto spacciatore come accertato in maniera inconfutabile dai carabinieri che – approfondendo gli accertamenti investigativi relativi alla segnalazione di un giovane reggiano sorpreso un po’ di droga per uso personale – sono risaliti al suo fornitore. Nei guai è finito un insospettabile 28enne reggiano, incensurato. E’ stato denunciato a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dai militari della Sezione radiomobile della compagnia di Reggio.

Al giovane i carabinieri hanno sequestrato circa un etto  tra hascisc e marijuana, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi. Un’operazione figlia dello sviluppo dell’attività di controllo del territorio che l’altra sera ha visto un equipaggio del radiomobile controllare un 25enne reggiano in via Massenet: il ragazzo era in possesso di due grammi di “erba” per uso personale e non terapeutico.  Il giovane è stato segnalato come assuntore di stupefacenti alla Prefettura e condotto in caserma per la compilazione dei relativi atti.  Durante gli approfondimenti, si è individuato il canale di approvvigionamento della marijuana.

Così i carabinieri si sono “messi in punta” verso il disoccupato 28enne e si sono si recavano presso l’abitazione del 28enne per una perquisizione domiciliare che ha dato esito positivo.  Occultati nella camera da letto del 28enne c’erano circa 90 grammi di hascisc, 5 di marjuana, un bilancino elettronico di precisione e ritagli in cellophane utili per fare le palline con le dosi. Così in caserma è finito anche il 28enne: i carabinieri dopo avergli sequestrato la “roba”, lo hanno denunciato alla Procura.