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Coronavirus, prosegue aumento contagi in Italia: mai così alto dal lockdown

20 agosto 2020 | 19:46
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Coronavirus, prosegue aumento contagi in Italia: mai così alto dal lockdown

Sono 845 i casi registrati nelle ultime 24 ore: è il dato più alto dallo scorso 16 maggio. Le vittime sono 6. In Veneto (+159), Lombardia (+154) e Lazio (+115) i maggiori incrementi. L’Iss: “Mantenere le precauzioni, nuove infezioni in tutte le regioni. L’età dei contagi scesa a 30 anni”

REGGIO EMILIA – Prosegue l’impennata di contagi per il Covid. Sono 845 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore: 203 in più rispetto ai 642 del giorno precedente. Sei i morti a fronte dei 7 registrati mercoledì per un totale di 35.418 decessi. In crescita anche i tamponi: 77mila, circa 6mila in più di ieri. In Veneto (+159), Lombardia (+154) e Lazio (+115) i maggiori incrementi di contagiati. Questi i dati del ministero della Salute.

Il dato odierno dei nuovi contagiati da Covid (845) è il più alto dallo scorso 16 maggio, quando se ne registrarono 875. Un periodo – quest’ultimo – ancora compreso nella fase del lockdown, che terminò con l’inizio della cosiddetta ‘fase 2’ dal 18 maggio scorso. I casi totali sono così saliti a 256.118, i morti a 35.418.

Iss: nuovo aumento dei casi, mantenere precauzioni
“Nuovo aumento dei casi, fondamentale mantenere misure di precauzione”. E’ quanto si legge nel Monitoraggio settimanale del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità in relazione all’andamento dei contagi da Sars-Cov2. Il periodo preso in considerazione va dal 10 al 16 agosto 2020. “Viene confermato un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la terza settimana consecutiva – si legge nel report -con una incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 giorni (periodo 03/8-16/8) di 9.65 per 100 000 abitanti, in aumento dal periodo 6/7-19/7 e simile ai livelli osservati all’inizio di giugno”. “La maggior parte dei casi è stata contratta sul territorio nazionale, mentre risulta importato da stato estero il 28,3% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio”.

E’ scesa intorno a 30 anni l’età più frequente nella quale avvengono i contagi. “In Italia, come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell’epidemia da Sars-CoV-2 – si legge nel documento – con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 30 anni”.

I casi di infezione diagnosticati recentemente sono legati soprattutto ad attività ricreative, risultano essere meno gravi e in maggioranza asintomatici.

“In tutte le Regioni e Province autonome anche in questa settimana di monitoraggio sono stati diagnosticati nuovi casi”. E ancora: “Il 28,6% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 34,0% nell’ambito di attività di contact tracing. Quindi, il 63% dei nuovi casi sono stati diagnosticati con attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti”.

L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 30 luglio – 12 agosto 2020 è pari a 0.83 (0.67 – 1.06): si legge nel monitaggio settimanale di Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero della Salute. “Questo indica – si legge nel documento – che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutuamente esclusive), il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro paese è stato sostanzialmente stazionario nelle scorse settimane”.