Interventi

Alleanze, il M5S: “A Reggio non cambia nulla”

18 agosto 2020 | 10:47
Share0
Alleanze, il M5S: “A Reggio non cambia nulla”

I consiglieri pentastellati: “In questa città rimaniamo alternativi al Pd ed a chi governa (male) questo Comune e pensiamo che si debba dare una alternativa pienamente democratica alla città del Tricolore”

REGGIO EMILIA Gli iscritti certificati del Movimento 5 Stelle, tramite votazione democratica online che ha visto la partecipazione di oltre 48.000 persone, oltre a non considerare come mandato il primo da consigliere comunale e di quartiere (parliamo di cariche che sono di fatto di volontariato politico e rimane il limite di due mandati massimi in Parlamento, Consiglio Regionale, Europarlamento non cumulabili) hanno votato con il 59.9% di SI’ la possibilità di alleanze alle elezioni comunali non solo con liste civiche (già sancite con votazione nel luglio 2019) ma anche con partiti tradizionali.

Possibilità è scritto nel testo appunto, non obbligo o accordo generalizzato con una singola forza. A Reggio Emilia, non cambia nulla. In questa città rimaniamo alternativi al Pd ed a chi governa (male) questo Comune e pensiamo che si debba dare una alternativa pienamente democratica alla città del Tricolore. Una alternativa da costruire nei prossimi quattro anni attraverso l’alleanza con piu’ liste civiche di varia estrazione democratica. Settant’anni di potere in mano sostanzialmente allo stesso partito (negli ultimi quindici anni tra l’altro totalmente ‘colonizzato’ nei posti di comando dagli ex Dc) fanno male alla democrazia.

Lo facciamo non per contrapposizione preconcetta o ideologica come fa la destra. Su ogni singolo atto concreto noi dialoghiamo da sempre. Ma lo facciamo, dopo una analisi delle nostre battaglie e dei disastri e gli atteggiamenti delle Giunte Delrio-Vecchi che si sono susseguite dal 2009 ad oggi. Da quando cioè, sediamo in consiglio comunale. Una breve sintesi:

a) Continua un modo di fatto “chiuso” e arrogante di gestire il potere, dove persone anche culturalmente provenienti dalla sinistra (vedi il caso dell’imprenditore dello spettacolo Roberto Meglioli) se osano pestare i piedi, con i loro progetti per la città a qualche ‘piano’ dell’attuale ceto di potere (composto in gran parte da ex Dc ) vengono ostacolati in ogni modo. Non ci dimentichiamo nemmeno l’indagine sui dirigenti del Comune di Reggio.

b) Continua un modo di imporre le scelte ben poco partecipato. Ne è prova quanto sta accadendo con il progetto di espropri in via Paradisi e la gestione del taglio degli alberi in Viale Umberto I. E’ partecipazione democratica questa?

c) Continua la cementificazione del territorio. Conad di via Luxembourg docet, dove nulla è stato fatto per cercare di fermare questo inutile scempio, intavolando negli scorsi anni trattative con chi aveva avuto in passato le licenze.

d) Continua un decadimento culturale della città, sempre più privatizzata verso gli ‘amici degli amici’, utilizzando anche società quotate in borsa come Iren. L’ultimo caso, quello della lottizzazione della Fondazione Magnani insegna.

e) Continua una attenzione ancora troppo blanda all’ambiente rispetto all’emergenza climatica e d’inquinamento in atto, vera emergenza della città di Reggio una delle più inquinate d’Europa. Al di là di tanti proclami, non si lavora a fondo e in maniera radicale con scelte coraggiose. Non si è estesa la raccolta differenziata domiciliare in modo completo su tutte le frazioni di rifiuti, (quanta percentuale della differenziata è dovuta agli ‘assimilati industrali’ ? Quanta veramente agli urbani? Manca ancora un piano comunale di riduzione di rifiuti). Tante le piste ciclabili (dato positivo) ma la manetenzione delle stesse è un disastro (un esempio risale ad un anno fa la nostra interrogazione sullo stato di abbandono di un tratto della pista ciclabile di Sesso, siamo ancora a quel punto praticamente). Per non parlare di un piano concreto di utilizzo della mobilità alternativa all’automobile.

f) Su sicurezza, difesa della legalità e la lotta alle infiltrazioni mafiose non si fa abbastanza.

Gianni Bertucci, capogruppo Movimento 5 Stelle,  Fabrizio Aguzzoli, consigliere comunale Movimento 5 Stelle, Paola Soragni, consigliere comunale Movimento 5 Stelle