Via Paradisi, l’assessore De Franco: “Nulla è deciso”

24 luglio 2020 | 11:49
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Via Paradisi, l’assessore De Franco: “Nulla è deciso”

Il membro della giunta Vecchi: “I residenti sono e saranno coinvolti”. L’ira del comitato: “Persone trattate come numeri”

REGGIO EMILIA – “Non stiamo parlando di un progetto che parte domani mattina, ma che si trova in una fase ancora preliminare, dove c’e’ un piano integrato che e’ stato premiato dalla Regione e in attesa del decreto ministeriale che ci eroghi i contributi”.

Lanfranco De Franco, assessore alla Casa e alla Partecipazione del Comune di Reggio Emilia, torna a rassicurare i cittadini di via Paradisi, su cui -nei palazzi ai civici 6 8 e 10 – insiste un progetto di riqualificazione da quasi 17 milioni (di cui oltre cinque da contributo della Regione) duramente contestato dai residenti. La sede del confronto, che verte in particolare sulla possibilita’ che alcuni alloggi siano espropriati, e’ questa volta la riunione congiunta delle commissioni prima e quarta, andata in scena ieri in municipio.

All’accusa dei cittadini di non essere stati coinvolti nel processo che interessa le loro abitazioni, l’amministrazione risponde con i numeri dei colloqui individuali svolti ad oggi con i residenti per ascoltare la loro opinione. Si tratta di 139 persone che abitano in 47 alloggi occupati (19 quelli sfitti) pari al 70% dei residenti complessivi (172 di cui 142 stranieri e 30 italiani). Il Comune assicura inoltre che nell’iter progettuale sono previsti diversi momenti partecipativi e “cinque concorsi di progettazione”.

Affermazioni che non convincono la portavoce del comitato Laura Scillitani: “Le persone – ribadisce- sono state trattate come numeri e statistiche senza la minima sensibilita’ per le loro esigenze e necessita’”.

Claudio Bassi, capogruppo di Forza Italia e avvocato di lunga esperienza, commenta: “Dubito che si possa utilizzare l’esproprio per abbattere abitazioni e costruirne altre con il diniego dei cittadini residenti. Mi pare che dal punto di vista del diritto amministrativo non sia ipotizzabile in modo veritiero. Mi auguro che da questa commissione i cittadini possano uscire con parole di rassicurazione sul loro futuro”.

Cinzia Rubertelli, capogruppo di Alleanza civica (che insieme a Bassi ha richiesto la convocazione della commissione) aggiunge: “Quello che mi preme capire e’ come si e’ arrivato a questo progetto, come si e’ sviluppato il percorso di partecipazione perche’ l’impressione e’ che sia nato in un ambito molto ristretto pur avendo una portata devastante”. Questa citta’, aggiunge la civica, “e’ molto spesso colpevole di arrivare a discutere quando il dado e’ tratto, quando e’ troppo tardi, quando i soldi ci sono e bisogna spenderli”.