Accordo Comer-sindacati: i lavoratori dicono sì

4 luglio 2020 | 16:37
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Accordo Comer-sindacati: i lavoratori dicono sì
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Accordo Comer-sindacati: i lavoratori dicono sì
Accordo Comer-sindacati: i lavoratori dicono sì

Una parte della produzione e quindi dei lavoratori rimarrà a Cavriago fino al 31 luglio 2021. A settembre solo un operaio su due dovrà andare a Reggiolo. L’azieda istituisce un “servizio navetta” per/da Reggiolo e un’indennità economica strutturale

CAVRIAGO (Reggio Emilia) – Accordo Comer- sindacati sul futuro dei lavoratori dello stabilimento di Corte Tegge di Cavriago. L’accordo finale prevede che, rispetto ai piani inizialmente stabiliti dall’azienda, una parte della produzione e quindi dei lavoratori di Cavriago, resti fino al 31 luglio 2021. A settembre sarà invece un operaio su due a dover andare nel nuovo luogo di lavoro a Reggiolo. L’accordo prevede inoltre l’impegno da parte dell’azienda ad istituire, a proprio carico, un “servizio navetta” tra Cavriago e Reggiolo per i lavoratori trasferiti e un’indennità economica strutturale per i lavoratori che decidano di non utilizzare la navetta.

La vertenza è iniziata il 9 giugno scorso, e si è conclusa dopo 19 giornate di sciopero e 26 di presidio dello stabilimento Comer industries (di cui dieci in notturna). Commentano i sindacati: “Una delle vertenze sindacali più dure e complesse che il nostro territorio abbia visto negli ultimi anni. Dopo due incontri la trattativa è entrata nel vivo giovedì scorso con un negoziato ad oltranza in Prefettura, terminato solo venerdì sera con la stipula di un’ipotesi di accordo siglata dalle organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Uilm Uil, insieme alle Rsu aziendali dello stabilimento di Cavriago, con la direzione aziendale. L’assemblea di questa mattina, molto partecipata dai lavoratori, ha espresso un voto quasi unanime (un contrario ed un astenuto) sull’ ipotesi di accordo”.

Spiegano Simone Vecchi, segretario Fiom e Jacopo Scialla, segretario Uilm Uil: “La scelta del presidente Storchi di istituire una navetta, in particolare, è stata letta come un segno di attenzione dell’azienda nei confronti della salute dei lavoratori, oltre che di sensibilità ecologica”. Infine, l’accordo prevede uno scivolo capace di accompagnare al pensionamento i lavoratori più anziani e un incentivo all’esodo per i lavoratori che non si andranno nello stabilimento di Reggiolo.

Continuano Vecchi e Scialla: “L’accordo è stato raggiunto dopo quasi un mese ininterrotto di lotta da parte dei lavoratori e, senza la loro unità, non sarebbe stato possibile. E’ stata una vicenda complessa in cui i lavoratori sono riusciti a far emergere la parte migliore delle proprie esperienze di vita, con un grandissimo senso di fratellanza e solidarietà”.

Fiom e Uilm dichiarano inoltre che i lavoratori “si sono fatti sindacato” durante questa vertenza rivendicando “dignità e rispetto”.La mediazione finale, per i sindacati, tiene conto sia delle esigenze produttive dell’azienda sia delle condizioni di vita e del punto di vista dei lavoratori raggiungendo un equilibrio confermato dai lavoratori con il voto alla ipotesi di accordo.

Scrivono Fiom e Uilm: “Questo accordo non sarebbe stato possibile senza il fondamentale ruolo istituzionale della Prefettura di Reggio Emilia. Per queste ragioni le organizzazioni sindacali, anche a nome di tutti i lavoratori coinvolti nella vertenza, ringraziano pubblicamente la prefettura di Reggio Emilia, nelle persone del prefetto Maria Forte e del capo di Gabinetto Rosa Corrreale, che hanno mantenuto un alto profilo istituzionale, permettendo il raggiungimento di una mediazione tra le parti costituzionalmente orientata e di equilibrio, nonostante la evidente asprezza dello scontro delle settimane precedenti”.

“La determinazione del prefetto nel persuadere le parti ad assumersi le responsabilità e il lavoro di cucitura del capo di Gabinetto – concludono le organizzazioni sindacali – sono stati determinanti per l’accordo finale, come riconosciuto anche dai lavoratori nell’assemblea che si è tenuta in via Nobel questa mattina”.