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Imprese, stallo Covid: poche aprono e poche chiudono

16 luglio 2020 | 16:14
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Imprese, stallo Covid: poche aprono e poche chiudono

Per gli imprenditori il presente è troppo incerto per prendere decisioni sul futuro

REGGIO EMILIA – Poche nuove aziende che aprono, poche aziende che chiudono. A Reggio Emilia non si e’ mai registrato un numero di iscrizioni alla Camera di commercio cosi’ basso (499), inferiore di quasi il 40% rispetto allo scorso anno, quando erano state 829. Allo stesso tempo, anche il numero delle chiusure e’ il piu’ basso degli ultimi 20 anni, con solo 298 cessazioni. Perche’?

“In una fase cosi’ incerta economicamente, probabilmente gli imprenditori preferiscono aspettare a prendere decisioni relativamente al futuro della propria azienda, ovvero se sospendere momentaneamente l’attivita’ per ripartire riconvertendo o riqualificando l’impresa o valutarne la chiusura”, spiega l’Ufficio studi della Camera di Commercio analizzando i dati. Discorso analogo per chi aveva in mente di aprire un’attivita’: “e’ forse meglio aspettare tempi piu’ favorevoli, con le idee piu’ chiare sulle problematiche future?”, continua la Camera di commercio reggiana, con la speranza che forse i prossimi mesi potranno chiarire meglio quale evoluzione potra’ avere la situazione economica.

In tre mesi, comunque la differenza tra aperture e chiusure e’ dello 0,4% in piu’ rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con 201 imprese in piu’ a Reggio Emilia e provincia; ora il totale e’ di 53.629. Gli incrementi piu’ consistenti, in termini assoluti, sono quelli registrati nelle costruzioni che, con un aumento di 80 unita’, hanno raggiunto le 11.629 imprese; segue il commercio che, fra aprile e giugno di quest’anno, e’ cresciuto di 43 unita’ (23 nell’ingrosso, 11 nel commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli e 9 nel dettaglio e) attestandosi a 10.530 imprese.

Crescono anche le attivita’ industriali che sono passate da 7.318 di fine marzo a 7.338, con 20 unita’ in piu’ ed un incremento dello 0,3%: riparazione, manutenzione ed installazione di macchine (+16 imprese in un trimestre), industrie alimentari e fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, fanno da traino al comparto. Recuperano appeal anche le attivita’ agricole: nel secondo trimestre del 2020 le aziende del settore sono aumentate di 17 unita’ (+0,3%), passando, in tre mesi, da 5.856 a 5.873 unita’.