Dipendenti Aipo indagati dopo alluvione Lentigione, il M5S: “Scarsa attenzione al territorio”

28 luglio 2020 | 17:00
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Dipendenti Aipo indagati dopo alluvione Lentigione, il M5S: “Scarsa attenzione al territorio”

Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, il consigliere dell’Unione val d’Enza Natascia Cersosimo e i parlamentari M5S Davide Zanichelli, Maria Laura Mantovani, Gabriele Lanzi e Maria Edera Spadoni commentano gli avvisi di garanzia

REGGIO EMILIA – “Gli avvisi di fine indagine a tre dirigenti Aipo per l’alluvione di Lentigione confermano quanto sosteniamo da tempo, ovvero che in Emilia-Romagna continui ad esserci scarsa attenzione sul fronte della manutenzione dei corsi d’acqua e l’azzeramento del rischio idrogeologico. Se si stanziano milioni di euro per gli interventi ma poi non si controlla ciò che viene fatto allora situazioni come quelle di Lentigione, Modena nel 2014 o Castel Maggiore lo scorso anno continueranno a ripetersi all’infinito”.

È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla notizia dell’inchiesta aperta dalla Procura di Reggio Emilia sull’esondazione dell’Enza del dicembre 2017 che provocò danni enormi soprattutto a Lentigione, frazione del Comune di Brescello. Al termine delle indagini preliminari è stato notificato a due dirigenti e a un dipendente dell’Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) il reato di inondazione colposa

Aggiunge Silvia Piccinini: “All’epoca esprimemmo tutto il nostro stupore per un evento così catastrofico provocato non da piogge torrenziali ma dallo scioglimento di qualche centimetro di neve caduto nei giorni precedenti al 12 dicembre. Oggi apprendiamo che per la Procura ci furono delle responsabilità dei dirigenti di Aipo per la mancata manutenzione delle casse d’espansione ostruite da detriti e vegetazione. Sicuramente un passo in avanti rispetto a quanto si stabilì per Modena del 2014, quando la colpa fu scaricata alla presenza di nutrie lungo gli argini, oppure lo scorso anno per Castel Maggiore quando si preferì, a nostro avviso troppo frettolosamente, catalogare il tutto come calamità naturale”.

E conclude: “L’indagine su Lentigione dimostra come serve massima attenzione sulla riduzione del rischio idrogeologico del nostro territorio. Per questo chiediamo che la Regione dia il via a una ricognizione puntuale sulla manutenzione di tutte le casse di espansione presenti in Emilia-Romagna, proprio per evitare che casi come quello del dicembre del 2017 a Lentigione possano ripetersi in futuro”.

Sulla vicenda interviene anche Natascia Cersosimo consigliere comunale e capogruppo M5S nell’Unione val d’Enza: “Sono soddisfatta dell’esito delle indagini. Come opposizione in Unione Val d’Enza portammo prove e un odg per dimostrare il malfunzionamento delle Casse d’espansione di Montecchio. Il fine era quello di evitare che si ripetesse una tragedia simile. Non fummo ascoltati, anzi ci diedero degli sciacalli e incompetenti. Oggi possiamo dire finalmente che le nostre segnalazioni sono state raccolte e l’auspicio è che in futuro verranno prese misure per garantire manutenzione e buon funzionamento delle casse”.

Commentano i parlamentari M5S Davide Zanichelli, Maria Laura Mantovani, Gabriele Lanzi e Maria Edera Spadoni: “Il MoVimento 5 Stelle ha già incontrato in passato il Comitato locale che si batte per la sicurezza della zona e per il riconoscimento dei risarcimenti. Ci siamo interessati fin dai primi momenti a ciò che era avvenuto quella notte, non solo a Lentigione ma anche a Colorno”.

E aggiungono: “Il problema è sempre lo stesso: una politica orientata al ‘taglio del nastro’ e alla creazione di nuove infrastrutture, che si dimentica della manutenzione ordinaria che sarebbe bastata per impedire quel disastro in un territorio fragile dal punto di vista idraulico come quello emiliano. Auspichiamo che ora i procedimenti giudiziari vadano avanti con celerità e che se dovessero essere accertate responsabilità, venga confermata la certezza del diritto in modo tempestivo. Lo si deve alle famiglie incolpevoli colpite dall’alluvione. Dal nostro punto di vista continueremo a lavorare per la prevenzione, la protezione e la salvaguardia del territorio”.