Carenze igienico-sanitarie, il Nas carabinieri multa due bar

3 luglio 2020 | 10:47
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Carenze igienico-sanitarie, il Nas carabinieri multa due bar

Scoperti alimenti e bevande scaduti: sequestrato mezzo quintale di cibo. Personale impiegato senza aver fatto corso alimentarista. Scattano le sanzioni

REGGIO EMILIA – I titolari di due bar della città sono finiti nei guai dopo che sono state scoperte gravi carenze igienico-sanitarie. Sono state comminate pesanti sanzioni e sequestrato mezzo quintale di alimenti scaduti. Le violazioni sono emerse in un blitz mirato dei  carabinieri della compagnia di Reggio  unitamente ai colleghi del Nas e ai Carabinieri in forza all’Ispettorato del Lavoro, svolto nella mattinata di ieri.

I militari hanno proceduto al controllo e all’ispezione igienico sanitaria di alcuni esercizi pubblici del centro per verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie ed amministrative. Controllato anche il personale preposto alla manipolazione degli alimenti impiegato: nei due bar era sprovvisto dell’attestato di formazione per personale alimentarista. Sono anche riscontrate la carenza di condizioni igienico sanitarie, e scoperti alimenti e bevande scaduti.

L’attività ispettiva ha preso spunto da una precedente attività ricognitiva che, dopo essere stata approfondita e vagliata, ha portato ai mirati controlli eseguiti ieri mattina. In particolare in un bar del quartiere Santa Croce i carabinieri hanno accertato che i dipendenti addetti alla manipolazione degli alimenti erano sprovvisto del previsto attestato mentre nel bar sono state individuati “oltre 50 chili di alimenti e bevande varie tutti decorsi di validità”. Alla titolare i carabinieri hanno contestato sanzioni amministrative per 2mila euro.

Anche in un bar del centro storico  il personale non aveva l’attestato da alimentarista; inoltre le condizioni igienico sanitarie dei locali e delle attrezzature sono risultate “inadeguate per la presenza di sporco diffuso su tutte le superfici, è stato rinvenuto materiale vario in promiscuità con alimenti”. Qui i carabinieri hanno contestato sanzioni per mille euro.