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Comune, dal 2014 erogati a Stu Reggiane 14 milioni

20 luglio 2020 | 15:18
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Comune, dal 2014 erogati a Stu Reggiane 14 milioni

Per la società partecipata un utile di 22mila euro nel 2019

REGGIO EMILIA – Sono pari a 14,1 milioni le risorse che il Comune di Reggio Emilia, socio di maggioranza al 70% di Stu Reggiane (con Iren al 30%), ha erogato tra il 2014 e il 2019 per aumenti di capitale della societa’ partecipata. Lo si legge in uno dei prospetti del bilancio 2019 pubblicato sul sito della “Stu” (societa’ di trasformazione urbana) che, per la riqualificazione dei capannoni dell’area ex Reggiane deputata a parco dell’innovazione, movimenta investimenti pubblici e privati per oltre 50 milioni.

L’esercizio dell’anno scorso (che le opposizioni in sala del Tricolore hanno chiesto di conoscere in una commissione, poi slittata a settembre) si chiude in particolare con un utile di poco piu’ di 22.000 euro, a fronte di quello pari a 1,1 milioni registrato l’anno precedente. Le attivita’ svolte nel 2019, si legge nel documento, riguardano la prosecuzione delle consegne ai clienti delle unita’ immobiliari all’interno del cosiddetto”capannone 18″ con i relativi rogiti di vendita, l’avvio dei lavori del primo stralcio della riqualificazione del “capannone 17” e delle opere di urbanizzazione per la riapertura del braccio storico di viale Ramazzini, intervento previsto entro la fine dell’anno.

Il nuovo “masterplan” presentato la scorsa settimana dall’amministrazione comunale, che registra anche la collaborazione con una societa’ del gruppo Intesa Sanpaolo, fissa inoltre nel 2021 il completamento del capannone 17 (7,3 milioni di investimento) e del capannone 15 A (1,7 milioni di euro). Le opere per i lotti B e C del capannone 15 (per un totale di 11,5 milioni) si stimano invece in conclusione a luglio 2022.

Tornando al bilancio, per quanto riguarda i debiti, e’ in evidenza un prestito di 3,7 milioni con Bper, erogato dalla banca nell’ambito di una linea di credito di nove milioni concessa alla Stu, che e’ stata aperta nel 2017. La societa’, emerge dai documenti, oggi non ha piu’ dipendenti: “Nel corso dell’esercizio e’ stata licenziata l’unica dipendente con contratto a tempo determinato, con conseguente liquidazione della quota di Tfr spettante”. L’elenco dei consulenti e collaboratori – che aveva fatto discutere perche’ non aggiornato – risulta fermo al 2017. Altro tema dibattuto di recente era stato quello dell’aumento di stipendio dei manager. Nel bilancio 2019 sono indicati compensi per 110.000 euro per gli amministratori e 18.000 per i sindaci revisori. Infine, in relazione all’emergenza Covid, la societa’ precisa che “pur se priva di dipendenti ha rispettato le previsioni di legge per la tutela della salute con la sospensione delle visite di clienti e fornitori”.

La “nostra societa’ – aggiunge la relazione di bilancio – ha dovuto sospendere la propria attivita’”. Ma “sotto il profilo contabile” la direzione, “con riferimento a potenziali rischi di liquidita’, in considerazione delle analisi svolte, non ritiene che gli impatti dei suddetti eventi possano essere tali da comportare il rischio che la societa’ non sia in grado di rispettare gli impegni di pagamento a causa di difficolta’ a reperire appropriati fondi”. Le “azioni gia’ attivate e future, grazie anche al supporto del Comune di Reggio Emilia, garantiranno la sussistenza del presupposto della continuita’ aziendale”, affermano gli amministratori (fonte Dire).