Italia e mondo

Autostrade, entra lo Stato. Conte: “Piuttosto soddisfatti”

15 luglio 2020 | 18:46
Share0
Autostrade, entra lo Stato. Conte: “Piuttosto soddisfatti”

Il passo indietro dei Benetton apre all’accordo su Autostrade. Ingresso di Cassa depositi e prestiti perfezionato entro un anno con il 51%, che renderà Aspi una public company

REGGIO EMILIA – Arriva il passo indietro dei Benetton che apre all’accordo su Autostrade per l’Italia. L’intesa passa dall’ingresso di Cdp con il 51%, che renderà di fatto Aspi una public company. E da una revisione complessiva della concessione, dai risarcimenti alle tariffe.

E’ l’alba quando, dopo sei ore di riunione assai tesa e dure discussioni, il Consiglio dei ministri dà mandato a Cassa depositi e prestiti per avviare, entro il 27 luglio, il percorso che dovrebbe portare all’uscita progressiva dei Benetton, prima scendendo al 10-12% dell’azionariato, poi con un’ulteriore diluizione in coincidenza con la quotazione in borsa di Aspi.

Tra i punti della proposta transattiva di Aspi arrivata in Cdm c’è la “rinuncia a tutti i giudizi promossi in relazione alle attività di ricostruzione del ponte Morandi, al sistema tariffario, compresi i giudizi promossi avverso le delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) e i ricorsi per contestare la legittimità dell’art. 35 del decreto-legge “Milleproroghe””. Inoltre è prevista la “riscrittura delle clausole della convenzione al fine di adeguarle all’articolo 35 del dl “Milleproroghe””, che ha ridotto l’indennizzo in caso di revoca da 23 a 7 miliardi.

Soddisfatto il premier. “E’ un altro dossier che abbiamo ricondotto alla ragione”. Così il premier Giuseppe Conte ha risposto ad una domanda su aspi, arrivando al Senato. “Siamo abbastanza soddisfatti”, ha aggiunto Conte.

“Non si sa ancora nulla” dell’accordo tra il governo e Aspi: “Costi delle opere, chi ci guadagna e chi ci perde. Ci sa tanto di fregatura e vogliamo che siano chiari”. Matteo Salvini, interpellato dall’Ansa all’ingresso in Senato, spiega che la Lega porterà in Aula la sua mozione su Aspi. Il voto dovrebbe svolgersi la prossima settimana.

“La soluzione della vicenda Aspi del Governo tutela l’interesse pubblico di tutti gli italiani e i lavoratori dell’azienda. Ora avanti con gli investimenti già definiti per le infrastrutture e le fondamentali opere di manutenzione per la sicurezza delle nostre autostrade”. Così la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli su Twitter.

“E’ una vittoria dello Stato dei cittadini che afferma il primato dell’interesse pubblico”: così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “Aspi – ha detto Gualtieri – ha accettato il regime tariffario dell’autorità, più vantaggioso per i cittadini con un cospicuo risarcimento, e il nuovo regime relativo alla risoluzione introdotto col milleproroghe. Soprattutto c’è un regime societario nuovo, Aspi diventerà una public company con il controllo di Cdp, con investitori istituzionali e aperta agli investimenti dei cittadini. Si apre una nuova pagina per il rilancio, per avere più investimenti, più sicurezza”. Quella di Autostrade è “una privatizzazione che non è andata bene” e “giustamente la revoca è stata completamente sul tavolo, ed è completamente sul tavolo se non si finalizzerà l’accordo sulle linee che sono state definite. Perché sarebbe stato inaccettabile qualsiasi altro risultato”, ha detto il ministro dell’Economia.

Chiusura estremamente brillante per Atlantia (+26,65% a 14,49 euro) a Piazza Affari, con l’accordo in Consiglio dei ministri per l’Aspi. Il titolo ha scambiato quasi 18 milioni di azioni, sfiorando il 2,2% del capitale.

Nel comunicato del Cdm si legge che per l’ingresso di Cassa depositi e prestiti in Aspi, la proposta transattiva prevede un aumento di capitale per l’acquisizione del controllo da parte di Cdp e l’uscita di Aspi dal perimetro di Atlantia. “In alternativa Atlantia ha offerto la disponibilità a cedere direttamente l’intera partecipazione in Aspi, pari all’88%, a Cdp e a investitori istituzionali di suo gradimento”. Lo si legge nel comunicato stampa del Cdm.

“La chiarezza è importante ma d’ora in poi ci devono essere forme di controllo. Non è il cambio di gestione che sconvolgerà l’equilibrio delle autostrade: ci sarà quando si obbligherà il gestore a fare i controlli e questo obbligo sarà verificato”. Lo ha detto all’Ansa il presidente del comitato degli sfollati di ponte Morandi, Franco Ravera. “Come inizio è positivo – ha detto dell’accordo su Aspi -. Ma non si deve più ripetere, per le 43 vittime, per noi ex abitanti sotto il ponte, e io ci sono stato 60 anni, e per tutti quelli che ancora abitano sotto i ponti”.