Stazione, aggredito con un cutter da due tunisini

20 giugno 2020 | 12:54
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Stazione, aggredito con un cutter da due tunisini

Due tunisini di 40 e 48 anni sono stati denunciati per lesioni aggravate in concorso nei confronti di un loro connazionale

REGGIO EMILIA – Due tunisini di 40 e 48 anni sono stati denunciati per lesioni aggravate in concorso e porto di oggetti atti ad offendere dopo che ieri, verso le 14.40, hanno aggredito un loro connazionale tunisino in piazza Domenico Secchi.

Gli agenti di una squadra volante stavano passando in quel momento in via Sani quando hanno sentito un giovane che chiedeva aiuto. L’uomo ha detto di essere stato aggredito poco prima da due immigrati che erano seduti su un muretto poco distante.

Ha aggiunto che stava passando in piazza Secchi per andare alla fermata dell’autobus quando è stato fermato da uno dei due che conosceva. Il connazionale era in compagnia di un’altra persona e, con fare intimidatorio, gli ha chiesto di consegnargli il cellulare.

Secondo quanto ha raccontato il tunisino, di fronte al suo diniego, il conoscente ha estratto dal marsupio un cutter e glielo ha puntato alla gola e poi, con il manico del coltello, lo ha colpito ripetutamente nella parte destra del torace procurandogli una lacerazione alla felpa e alla maglietta sotto e ferite alla pelle.

Nel frattempo il suo amico avrebbe frugato nelle tasche dei suoi pantaloni e gli avrebbe rubato una banconota da 20 euro. I poliziotti hanno subito controllato le due persone sedute sul muretto: un 40enne tunisino pregiudicato per reati contro il patrimonio e per droga, in regola con il permesso di soggiorno, e un tunisino di 48 anni, con gli stessi precedenti, non in regola.

Nel marsupio del 40enne è stato trovato il cutter utilizzato per ferire la vittima che è stato sequestrato, mentre non è stata ritrovata la banconota da 20 euro rubata. Gli agenti hanno anche acquisito la testimonianza di un passante che ha confermato la lite fra i tre uomini. Il tunisino è stato portato al pronto soccorso. Oggi è stato celebrato il processo per direttissima dei due aggressori.