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Sciopero lavoratori appalto Iren, la multiutility: “Non era al massimo ribasso”

18 giugno 2020 | 15:54
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Sciopero lavoratori appalto Iren, la multiutility: “Non era al massimo ribasso”

Il gruppo interviene in merito al presidio di stamattina dei dipendenti delle società So.sel Spa ed Msc Srl addetti alla gestione degli sportelli: “Il contratto è cambiato, ma la loro retribuzione lorda annua è la stessa”

REGGIO EMILIA – In merito allo sciopero indetto nella giornata odierna dai lavoratori delle società So.sel Spa ed Msc Srl addetti alla gestione degli sportelli del Gruppo, Iren precisa innanzitutto “che si tratta di uno sciopero indetto da dipendenti di società esterne”.

Continua la multiutility: “Fatta questa premessa, va sottolineato come Iren Mercato sia soggetta alla normativa nazionale ed europea sugli appalti e, per questo motivo, ha dovuto indire una gara pubblica a norma di legge che è stata svolta senza fare ricorso al cosiddetto “massimo ribasso”, ma avvalendosi di un mix tra una valutazione economica e una rigorosa valutazione tecnica con complessivi criteri di valutazione oggettivi trasparenti ed esplicitati nella gara stessa a tutti i partecipanti e inserendo tutte le clausole di salvaguardia occupazionale previste dalla Legge che da alcuni anni appositamente tratta tali ambiti. Le regole di gara stabilite da Iren sono ben più rigorose delle norme di legge proprio per tutelare l’occupazione locale (ad es. la sede di lavoro)”.

La gara, secondo l’azienda, è stata fatta “garantendo il mantenimento delle condizioni economiche: l’appaltatore entrante ha infatti proposto un piano di assorbimento (quasi completamente concluso in Piemonte e Liguria) che prevede che tutti i lavoratori interessati al cambio appalto, pur cambiando il contratto nazionale di lavoro, manterranno il proprio monte ore, la propria sede lavorativa nonché l’attuale retribuzione annuale lorda. Giova inoltre sottolineare che, nel predisporre la gara, il Gruppo Iren, come previsto dalla normativa vigente, ha lasciato all’appaltatore l’individuazione del contratto nazionale di lavoro da applicare con il solo limite della coerenza con l’oggetto del contratto d’appalto; sul punto, peraltro, si evidenzia che gli appaltatori uscenti avevano tutti CCNL differenti (TLC Piemonte/ Cooperativa Liguria vs Commercio SOSEL) e in piena trasparenza: la gara è disciplinata dal codice degli appalti, pertanto tutti i documenti di gara sono pubblici e verificabili”.

Agiunge il gruppo: “Alla luce di quanto sopra, non corrisponde a verità l’additare a Iren l’esercizio di gara al massimo ribasso. Inoltre, Iren ha applicato la massima attenzione sui temi occupazionali delle imprese in appalto, garantendo continuità occupazionale nel rispetto delle leggi vigenti e apprezzando la libera scelta dell’appaltatore entrante nel mantenimento delle condizioni economiche”.

Infine, il Gruppo Iren accoglie positivamente “la manifestata disponibilità dell’Appaltatore entrante a valutare la possibilità di incontrare le organizzazioni sindacali al fine di addivenire alla sottoscrizione di apposito verbale di accordo come già accaduto nelle regioni Liguria e Piemonte”.