I sindacati pressano Comer: “Dica se è in crisi”

11 giugno 2020 | 17:37
Share0
I sindacati pressano Comer: “Dica se è in crisi”

I sindacati, che sabato mattina incontreranno il sindaco di Cavriago, Francesca Bedogni, informano fin da ora “che le iniziative nei prossimi giorni proseguiranno con scioperi a sorpresa, anche brevi”

REGGIO EMILIA – A Reggio Emilia i fari di Fiom-Cgil e Uilm-Uil restano puntati sulla Comer Industries, dopo il primo e partecipato sciopero di ieri (con circa 100 lavoratori) a cui ne seguiranno altri a sorpresa, e in vista dell’incontro fissato mercoledi’ prossimo con l’azienda. Sulla decisione dei vertici di chiudere lo storico stabilimento di Cavriago e trasferirne i quasi 150 dipendenti a Reggiolo, i sindacati reggiani dei metalmeccanici vogliono infatti vederci chiaro e pongono in particolare tre domande.

“Se vi e’ una crisi in corso, quanto e’ grave?” e’ la prima, cui seguono un secondo interrogativo sui risparmi derivanti dal trasferimento dei lavoratori e sui nuovi costi (affitti, acquisizione immobili, costo trasloco) e un terzo sul piano industriale per i prossimi anni per gli stabilimenti del territorio.

“Se l’azienda e’ davvero in crisi, tanto da chiedere un sacrificio pressoche’ insostenibile ai suoi lavoratori e se la crisi economico finanziaria e’ strutturale mettendo a rischio tanti posti di lavoro e il futuro stesso dell’azienda, allora questa va resa trasparente”, dicono le sigle delle tute blu. Ma “se dietro quest’improvvisa decisione che stravolgerebbe le vite dei dipendenti c’e’ qualcosa che ancora non sappiamo va esplicitata al piu’ presto – aggiungono Fiom e Uilm – vanno coinvolti lavoratori e rappresentanti dei lavoratori di tutti gli stabilimenti e va aperto un confronto su questa crisi generale”.

Nel caso in cui, invece, “l’azienda avesse un momento di incertezza, come tutte le imprese in questa fase, dovuto alla contingenza, allora si tratta di un trasferimento che non puo’ essere accettato considerate le enormi ripercussioni sulle persone. Si tratta di scelte che non possono essere fatte senza considerare le ricadute su chi, con il proprio lavoro, tutti i giorni partecipa alla crescita dell’azienda”.

Infatti, “si parla di ‘ottimizzazione’ – concludono i segretari di Fiom e Uilm Simone Vecchi e Jacopo Scialla – ma sono eufemismi che rivelano una cortina fumogena. Ai dipendenti va detta la verita’ e se c’e’ una crisi bisogna parlarne apertamente”. I sindacati, che sabato mattina incontreranno il sindaco di Cavriago, Francesca Bedogni, informano fin da ora “che le iniziative nei prossimi giorni proseguiranno con scioperi a sorpresa, anche brevi”.