Frode alimentare, sequestrato un macello e 20 tonnellate di prosciutti

26 giugno 2020 | 11:19
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Frode alimentare, sequestrato un macello e 20 tonnellate di prosciutti

Il titolare, un 35enne residente a Reggio Emilia, è stato denunciato. Il capannone addetto a prosciuttificio è nella Val d’Enza. Ben 2 milioni di euro il valore dei beni sequestrati preventivamente

REGGIO EMILIA – Controlli dei Nas nel reggiano: sequestrato un macello e oltre 20 tonnellate di prosciutti crudi. Nei guai il titolare di un macello della Val d’Enza, un 35enne residente a Reggio Emilia, denunciato per frode in commercio. Ben 2 milioni di euro il valore dei beni sequestrati preventivamente.

Gli accertamenti e le indagini svolte dai militari del Nas di Parma, insieme al personale del servizio veterinario, hanno consentito di constatare l’assenza di autorizzazioni amministrative e sanitarie per lo svolgimento dell’attività di lavorazione di prodotti a base di carne nello stabilimento, l’apposizione fraudolenta sul prodotto finito del bollo CE della medesima azienda, ma riconducibile ad altro stabilimento autorizzato, attualmente in disuso, ubicato in un altro Comune del reggiano.

E ancora condizioni igienico sanitarie e strutturali dei locali non adeguate all’attività esercitata per la presenza di sporco diffuso, inadeguatezza strutturale degli spogliatoi, inefficienza delle celle frigo deputate allo stoccaggio delle materie prime finite, la cui temperatura di conservazione, misurata con termometro sonda, è risultata non inferiore a 25°.

Per questi motivi gli operanti hanno proceduto a sottoporre a sequestro penale probatorio 15.800 chili circa di prosciutti crudi in lavorazione, già disossati. Prosciutti rinvenuti all’interno delle celle frigo non funzionanti e pertanto in cattivo stato di conservazione poiché in condizioni di temperatura variabili da 25° a 27° e non a temperatura di refrigerazione.

E’ stato inoltre sottoposto a sequestro preventivo l’intero stabilimento non autorizzato, comprese le attrezzature di lavorazione, nonché’ ulteriori chilogrammi 8.000 chili di prosciutti crudi in osso rinvenuti all’interno dei locali dell’attività in attesa di essere lavorati, per i quali non è prescritta la refrigerazione. Oltre alla denuncia il legale rappresentante è stato anche sanzionato per le violazioni amministrative rilevate. I carabinieri del Nas, insieme all’azienda Usl  hanno anche avviato al procedura Rasff (Rapid alert sistem food and feed), per i prosciutti gia’ commercializzati. Il valore di quanto in sequestro ammonta a circa 2 milioni di euro circa, di cui 500mila riconducibili ai prodotti alimentari.