Ex Reggiane, smantellata banda che spacciava in piazzale Europa: 11 arresti

26 giugno 2020 | 14:18
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Ex Reggiane, smantellata banda che spacciava in piazzale Europa: 11 arresti
Ex Reggiane, smantellata banda che spacciava in piazzale Europa: 11 arresti
Ex Reggiane, smantellata banda che spacciava in piazzale Europa: 11 arresti
Ex Reggiane, smantellata banda che spacciava in piazzale Europa: 11 arresti
Ex Reggiane, smantellata banda che spacciava in piazzale Europa: 11 arresti
Ex Reggiane, smantellata banda che spacciava in piazzale Europa: 11 arresti

In manette giovani gambiani, fra i 21 e i 28 anni, che dormivano nei capannoni abbandonati e vendevano la droga a studenti e padri di famiglia

REGGIO EMILIA – Giovani, spavaldi e molto organizzati. E’ il profilo dei componenti di una banda di spacciatori gambiani che operava nel parcheggio di piazzale Europa, completamente sradicata dalla Polizia locale. A conclusione delle indagini del nucleo antidegrado, che sono iniziate la scorsa estate e si sono concluse ad ottobre, il gip del tribunale reggiano Andrea Rat – su richiesta del sostituto procuratore Giulia Stignani – ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 11 persone e il divieto di dimora in citta’ per un’altra.

Provvedimenti che, tranne in un caso, sono stati eseguiti nei giorni scorsi. I destinatari sono 12 giovani stranieri, tra i 21 e i 28 anni, tutti residenti nei capannoni abbandonati delle ex Officine Reggiane. A pochi metri di distanza, nel parcheggio alle spalle della stazione ferroviaria e occupato per una parte da quella degli autobus (frequentatissima dagli studenti), avevano messo in piedi “alla luce del sole” una fiorente piazza di spaccio di hashish e marijuana con clienti da tutta la provincia.

Un’attivita’ strutturata secondo una precisa organizzazione dei ruoli che comprendeva “vedette” per avvisare dell’arrivo delle forze dell’ordine, corrieri, e perfino “procacciatori d’affari” che abbordavano gli automobilisti appena scesi dall’auto in sosta per offrirgli lo stupefacente. La droga la compravano tutti: dai minorenni ai padri di famiglia. La banda, inoltre, aveva ideato un particolare sistema di tutela quando incappava nei controlli delle forze dell’ordine. Avvisati per tempo dalle vedette, i pusher nascondevano le dosi in punti gia’ prestabiliti.

Cosi’, quando perquisiti, risultavano in possesso solo di modiche quantita’ che giustificavano per uso personale, e incorrevano solo nella segnalazione alla Prefettura come assuntori. Il comandante della Polizia locale del Comune di Reggio Stefano Poma spiega che le indagini sono partite nell’ambito del progetto “Scuole sicure”, approvato a maggio dell’anno scorso dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica coordinato dal Prefetto.

I controlli mirati davanti agli edifici scolastici, nei parchi e alle fermate dei bus, svolti anche con l’ausilio dell’unita’ cinofila, avevano rilevato “numerose cessioni di droga a studenti (almeno 1700)” e portato a cinquanta sequestri di droga, ma sempre per quantitativi poco rilevanti. Un particolare che non e’ sfuggito agli investigatori e’ pero’ che le cessioni avvenivano “sempre da parte degli stessi soggetti”, tenuti quindi sotto stretta osservazione e filmati nei loro spostamenti. Da qui, anche con l’aiuto dell’ufficio immigrazione della Questura (che li ha identificati) e’ stato prodotto il corposo materiale probatorio che ha incastrato gli spacciatori.

Dei 12 destinatari delle misure cautelari tre si trovavano gia’ in carcere per rapine commesse sempre nella zona della stazione, altri sette sono finiti in manette, mentre e’ stato emanato un ordine di rintraccio per un’altra persona, che da mesi non sarebbe piu’ in citta’. L’ultimo componente della banda, che aveva un ruolo marginale, e’ stato colpito dal divieto di dimora e attendera’ il processo fuori provincia. “Sono molto soddisfatto dell’ottimo risultato ottenuto- commenta il comandante Poma- che conferma la validita’ della collaborazione interistituzionale e tra i corpi di Polizia storicamente presente in citta’”. Tra i gambiani arrestati, anche i promotori della “sommossa” della scorsa estate in stazione, dopo che un loro connazionale era finito sotto un treno fuggendo dalla Polizia.

Il sindaco Vecchi: “Contributo rilevante alla sicurezza urbana”
Ha detto il sindaco Luca Vecchi: “L’operazione della Polizia locale, che ha permesso di stroncare una rete di spacciatori che, agendo fra la zona delle Reggiane, di piazzale Europa e nei pressi degli istituti scolastici, aveva dato vita a un diffuso commercio di sostanze stupefacenti, merita il plauso dell’amministrazione comunale tutta. Il lavoro del comandante Poma e delle decine di uomini che nel corso di questi mesi hanno visionato ore e ore di filmati girati dai sistemi di videosorveglianza, utilizzato puntualmente l’unità cinofila, documentato in circa un centinaio di occasioni la compravendita di droga, effettuato cinquanta sequestri di sostanze illecite è uno dei risultati più rilevanti nella storia recente del Corpo. Grazie alla collaborazione tra le istituzioni, con tutte le forze dell’ordine e in stretto coordinamento con la Prefettura, la Polizia locale di Reggio Emilia sta dando un contributo rilevante alla sicurezza urbana, ed è giusto sottolinearlo tanto più nel momento in cui i frutti di mesi di impegno silenzioso vengono oggi resi noti alla città”.