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Comune, continua scontro con suo ex capo avvocatura

18 giugno 2020 | 18:23
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Comune, continua scontro con suo ex capo avvocatura

La giunta ha impugnato la sentenza del Tar di Parma – emessa il 17 marzo scorso – in favore dell’ex dirigente, relativa ad un ricorso che il funzionario aveva presentato e aveva visto accolto

REGGIO EMILIA – Continua e approda in Consiglio di Stato la battaglia in Tribunale tra il Comune di Reggio Emilia e l’avvocato Santo Gnoni (ora in pensione), che per diversi anni ha diretto il servizio legale dell’amministrazione. Una settimana fa, infatti, la giunta comunale ha deciso di impugnare (appunto con ricorso in appello al Consiglio di Stato) la sentenza del Tar di Parma – emessa il 17 marzo scorso – in favore dell’ex dirigente, relativa ad un ricorso che il funzionario aveva presentato e aveva visto accolto.

Oggetto del contendere, e’ ancora il regolamento dell’avvocatura comunale che Gnoni ha contestato di fronte ai giudici amministrativi, chiedendone l’annullamento insieme ad ogni atto ad esso collegato. A finire sotto accusa, in particolare, le disposizioni del Comune in merito ai compensi degli avvocati interni. Il regolamento, del resto, aveva gia’ alle spalle una storia travagliata. Nel 2017, infatti, era stato oggetto di rilievi da parte della Ragioneria dello Stato, con cui il Comune di Reggio aveva ingaggiato una lunga battaglia a suon di deduzioni e controdeduzioni. Il tutto fino al 2019, quando la delibera dell’ente locale con le modifiche introdotte al regolamento, e’ finita nel mirino di Gnoni e nuovamente in un’aula giudiziaria.

Nel primo grado di giudizio il Tar aveva condannato il Comune a pagare le spese (1.500 euro piu’ Iva). Per la nuova causa davanti al Consiglio di Stato e’ stato dato mandato al segretario comunale Stefano Gandellini, dirigente ad interim del servizio Legale, di individuare un avvocato esterno a cui affidare l’incarico di difesa. L’impegno di spesa massima previsto per la “consulenza” e’ di 10.500 euro. La controversia, si legge nella delibera di giunta, “ha un valore indeterminato” (fonte Dire).