Comer, i sindacati: “L’azienda ci incontri e discuta un piano B”

23 giugno 2020 | 16:30
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Comer, i sindacati: “L’azienda ci incontri e discuta un piano B”

Fiom e Uilm: “Per evitare la chiusura di Cavriago”. Intanto a Mantova è sciopero

REGGIO EMILIA – In provincia di Reggio Emilia si chiede un nuovo incontro all’azienda e a Pegognaga, nel mantovano, si sciopera. Sono gli sviluppi della vertenza Comer Industries con al centro lo stabilimento reggiano di Cavriago, che la proprieta’ intende chiudere dal 7 settembre prossimo trasferendo a Reggiolo quasi 150 dipendenti. E di cui 84 – come emerso da un sondaggio fatto dai sindacati – sono pronti a dimettersi, ritenendo inconciliabile con le proprie esigenze personali la distanza dall’eventuale nuovo luogo di lavoro.

Dopo le assemblee con i lavoratori svolte ieri, Fiom-Cgil e Uilm-Uil di Reggio hanno inviato alla direzione del personale di Comer una richiesta di incontro per proseguire il confronto iniziato venerdi’ scorso. Lo scopo dell’incontro per i rappresentanti dei lavoratori e’ aprire un tavolo per “definire proposte che migliorino la competitivita’ dello stabilimento di Cavriago, investendo in esso e valorizzando la sua specializzazione produttiva”, superando cosi’ la fase di stallo nei rapporti tra le parti.

L’azienda verra’ anche informata dell’esito dell’indagine effettuata tra i lavoratori dello stabilimento sul tema del trasferimento a Reggiolo e di conseguenza “della necessita’ da parte nostra – concludono Fiom e Uilm – di ragionare di un’alternativa al trasferimento stesso che porti alla salvaguardia ed al miglioramento dell’efficienza del sito di Cavriago, mettendo al centro le persone”.

Nel frattempo nel sito Comer di Pegognaga i lavoratori si sono fermati oggi in sciopero per quattro ore. “Le lavoratrici e i lavoratori di Pegognaga sono solidali con i colleghi di Cavriago e allo stesso tempo rivendicano la mancanza di investimenti e di assunzioni nell’unita’ produttiva”, dice la Fiom di Mantova. Ricordando di aver attivato gia’ a gennaio il blocco della flessibilita’, dopo l’ennesimo rifiuto da parte dell’azienda nel procedere a delle stabilizzazioni di lavoratori somministrati che lavorano nello stabilimento lombardo da oltre tre anni.

“Gia’ all’epoca – spiega il sindacato – fu sottolineato come l’organico di Comer Pegognaga avesse subito una diminuzione considerevole negli ultimi 12 mesi causa dimissioni volontarie (per pensionamenti e altro) o licenziamenti disciplinari”. L’annuncio della chiusura dello stabilimento di Cavriago, dunque “e’ un campanello d’allarme che non va sottovalutato”.