Cantiere sul sagrato della cattedrale

21 giugno 2020 | 08:26
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Cantiere sul sagrato della cattedrale
Cantiere sul sagrato della cattedrale
Cantiere sul sagrato della cattedrale
Cantiere sul sagrato della cattedrale

E’ il primo di una serie di nuovi investimenti promossi dalla diocesi

REGGIO EMILIA – A inizio aprile scorso quando vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, Massimo Camisasca, aveva rivolto un appello alla citta’ e alla provincia affinche’ da parte di tutti – enti pubblici, associazioni di categoria, aziende, cittadini e fedeli – venisse profuso un forte impegno per aumentare gli investimenti non appena fosse rientrata l’emergenza Coronavirus.

“Impegniamoci tutti a salvare la dignita’ delle persone, concentrando ogni sforzo sul lavoro e non sull’assistenzialismo”, aveva scritto in una sua importante lettera il pastore della diocesi. La risposta a quell’invito – spiega una nota della diocesi – sia da parte di enti pubblici che di enti privati, era stata corale. Oggi la fase piu’ acuta dell’epidemia sembra essere superata. Anche la Chiesa reggiano-guastallese passa ai fatti. Cosi’, da alcuni giorni, il primo cantiere e’ aperto in pieno centro: riguarda il sagrato della cattedrale.

Appaltati in piena epidemia, i lavori in corso vedono gia’ all’opera i primi operai. Non e’ certo uno dei cantieri piu’ grandi. Si tratta comunque di circa 100mila euro di investimenti. Il progetto beneficia anche di un contributo di 10mila euro da parte della Fondazione Manodori, alla quale va il sincero ringraziamento del vescovo a nome di tutta la diocesi.

“Il sagrato – dichiara monsignor Camisasca – e’ il biglietto da visita della cattedrale, il luogo dove ci si incontra per entrare nel silenzio e nella preghiera. Non poteva restare nelle condizioni in cui si trovava. È, questo, l’ultimo completamento dei lavori di ristrutturazione della nostra chiesa principale. Mi auguro che sia l’inizio di altri cantieri”.

Nei prossimi giorni, annuncia il vescovo, la Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla pubblichera’ il programma di investimenti che prevede l’apertura e la ripresa di decine di cantieri in tutto il territorio diocesano per un valore di 37 milioni di euro grazie ai finanziamenti della Regione Emilia-Romagna dati per ristrutturare gli edifici dopo i danni del terremoto del 199.