“Pensieri sul virus corona” e “Grazie”

10 maggio 2020 | 18:37
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“Pensieri sul virus corona” e “Grazie”

“Scrittori silenziosi” è una rubrica giornaliera, offerta da Reggio Sera per pubblicare i pensieri, le sensazioni e le riflessioni dei reggiani in questo tragico periodo

REGGIO EMILIA – “Scrittori silenziosi” è una rubrica giornaliera, offerta da Reggio Sera per pubblicare i pensieri, le sensazioni e le riflessioni dei reggiani, mentre sono costretti, in questo tragico periodo, all’isolamento totale.

Argomenti – racconti e poesie
Hai scritto un breve racconto o una o più poesie? Hai descritto un evento personale, il tuo stato d’animo durante questa solitudine? Hai raccontato il tuo dolore o la tua gioia per qualche felice occasione, per la guarigione di qualcuno, per un amore spuntato o separazione dolorosa o per un lieto incontro o triste perdita?

Invia il tuo scritto per mail a bassmaji.jean@libero.it. Oggetto: Scrittori Silenziosi. Non inviare a Reggio Sera.

Pensieri sul virus corona

Potremo mai dimenticare
le lunghe file di mezzi militari
che trasportano le salme di tanti morti
da non trovar posto nei cimiteri comunali?
Sono vittime di una guerra impari, con un nemico sconosciuto
che non dà tregua
e che colpisce senza pietà.
Sono morti soli, intubati,
senza che nessuno dei propri cari li abbia potuti accompagnare,
con una carezza,
una stretta di mano,
un bacio,
una benedizione
e avere un degno funerale,
in questo viaggio verso l’eternità.
Tutti abbiamo
partecipato
allo strazio di questi parenti
con tanto dolore e preghiere.
Dio accoglierà certamente,
tra le sue braccia misericordiose,
queste anime,
è l’unico pensiero che ci può consolare,
troveranno la pace
dopo così indicibili sofferenze.
Medici,
infermieri, personale sanitario
combattono a mani nude,
come i soldati della prima guerra mondiale,
per cercare di sconfiggere
questo coronavirus micidiale
che falcia vite umane con tanta facilità.
Non finiremo mai di ringraziare
questi eroi dei nostri giorni
che senza sosta
lottano per salvare vite umane.
Tutti tappati in casa
dobbiamo restare
e uscire solo per le spese necessarie
con mascherine e guanti
per evitare
il contagio.
Niente incontri,
solo qualche fuggevole saluto da lontano.
Scuole, uffici, negozi chiusi,
piazze, strade vuote,
le città sembrano abitate da fantasmi.

È un silenzio tombale
che ci lascia sgomenti
e con il fiato sospeso,
aspettando che si trovi presto il rimedio
per fermare questo flagello mondiale
che non risparmia il genere
umano.
Ancora un po’ di pazienza,
tutto passerà,
certo rimarranno ferite
lente da rimarginare,
cicatrici indelebili da cancellare.

Allora una grande gioia esploderà,
come la “quiete dopo la tempesta”
ognuno tornerà al suo lavoro,
apprezzando la libertà
di muoversi senza condizioni,
di frequentarsi,
di partecipare alla santa messa
e accostarsi alla
comunione,
senza paura di contagi,
si celebreranno matrimoni,
battesimi, prime comunioni,
feste di compleanno
fin qui rimandati.
Si apprezzeranno le piccole cose.
Sembra un sogno,
ma sarà una piacevole realtà.
Dopo questo cataclisma
Ritroveremo i valori perduti?
La nostra umanità’?
Saremo tutti migliori?
Me lo auguro con tutto il cuore.

Luciana Gregorace Pultrone

Grazie

Grazie per tutto quello che si sta facendo per uscire fuori da questo tunnel. Grazie davvero a tutti per lo sforzo che ognuno fa nel suo ambito. Non lo so come andrà a finire, siamo in tanti e questa pandemia ha messo in ginocchio il mondo intero.. Io come tanti, ognuno con le sue esigenze, problemi, bisogni…. Non sappiamo come andrà… So solo che quando sarà tutto finito o avremo una nuova rinascita d’altronde noi in Italia siamo abituati… Il modo con cui stiamo affrontando questo momento è diventato un modello da seguire in tutto il mondo soprattutto per quelli che ci hanno deriso subito.

Grazie al presidente Conte e tutto lo staff nessuno escluso (e qui ci metto proprio tutti; dottori, infermieri, protezione civile, addetti alla sanificazione, alla preparazione dei pasti per chi lavora, ai volontari ecc…) per come state svolgendo la vostra missione. Si la chiamo così perché questa è una guerra contro un nemico microscopico ma potentissimo, e visto che siamo a un buon punto di questa sfida vorrei incoraggiare tutti, a partire da me stesso.

Youssef Salmi