Imprese, la Camera di commercio le aiuta con le banche

26 maggio 2020 | 15:31
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Imprese, la Camera di commercio le aiuta con le banche

Ha stanziato 800.000 euro per “rafforzare” le garanzie necessarie all’accesso al credito presso gli istituti di credito

REGGIO EMILIA – La Camera di commercio di Reggio Emilia aiuta le imprese a corto di liquidita’, stanziando 800.000 euro per “rafforzare” le garanzie necessarie all’accesso al credito presso le banche. L’investimento di carattere straordinario e’ stato deciso dal presidente Stefano Landi e reso possibile, spiega, “rimodulando le nostre azioni e i nostri investimenti (quelli, ad esempio, relativi alla partecipazione a fiere internazionali oggi impedite) in funzione di quella che riteniamo essere una vera e propria emergenza per le imprese”.

Il “nostro intervento – prosegue Landi – e’ finalizzato al sostegno di tutte le imprese e di tutti gli ambiti produttivi, anche se il 90% delle risorse si concentra su quei settori (l’industria, i servizi, il commercio) che piu’ pesantemente hanno scontato e stanno scontando l’emergenza legata alla pandemia”. Infatti “a fronte dei problemi affrontati in questo periodo le risposte avute dalle imprese non sono state, sino ad oggi, sufficientemente tempestive e, talora, sono apparse distanti dalle reali esigenze”.

Per questo, conclude Landi, “ci auguriamo che il sistema bancario e quello dei Consorzi fidi procedano senza indugi ad assicurare l’erogazione del credito e accelerino ogni procedura finalizzata a questo risultato”. Nel frattempo un accordo siglato tra la internet company Italiaonline e la Confcommercio reggiana, supportera’ circa 5.500 imprese locali del settore terziario nell’apprendimento del sapere digitale per fare ripartire il loro business.

“Il lockdown- spiega il Presidente di Confcommercio Davide Massarini- ha accelerato i processi di digitalizzazione delle nostre imprese. Questa partnership permettera’ ai nostri associati della ristorazione e dei pubblici esercizi di mettere in campo, in tempi brevi, sia i necessari progetti di comunicazione che i servizi digitali”.