Guastalla, famiglia ordina cibo da asporto e non paga: denunciati

23 maggio 2020 | 10:54
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Guastalla, famiglia ordina cibo da asporto e non paga: denunciati

Violenza privata e insolvenza fraudolenta l’accusa mossa dai carabinieri agli indagati appartenenti allo stesso nucleo familiare

GUASTALLA (Reggio Emilia) – Una famiglia guastallese è stata denunciata per insolvenza fraudolenta e violenza privata ai danni di un ristoratore 27enne di Guastalla. I dieci componenti, padre, madre, figli e le loro compagne, sono accusati di aver ordinato, nel periodo di restrizione degli spostamenti, lauti pranzi e cene, con tanto di primi e secondi accompagnati da vini, senza averli mai pagati. All’atto della consegna avrebbero accampato sempre le scuse più disparate, promettendo di farlo successivamente, senza però mai provvedere.

Secondo quanto starebbe emergendo dalle indagini dei carabinieri della stazione di Guastalla sarebbero numerosi i titolari di ristoranti e pizzerie, con attività tra la bassa reggiana e mantovana, ad essere rimasti vittime degli odierni indagati anche se, di fatto, solo un ristoratore si è rivolto ai carabinieri denunciando quel che gli era accaduto lo scorso mese di aprile quando, dopo aver ricevuto un ordine per una quindicina di persone di vari primi e secondi accompagnati da vini per un importo di circa 150 euro, si è visto il conto non saldato alla consegna.

Per questo motivo sono state denunciate 10 persone. Si tratta di due coniugi di 58 anni e 53 anni, dei loro 5 figli, aventi un età compresa tra 20 e 31 anni e delle tre compagne dei loro figli di 34, 27 e 30 anni. Secondo quanto potuto ricostruire dai carabinieri, relativamente all’unico caso denunciato agli uffici della stazione di via Allende, nella tarda mattinata del 9 aprile scorso il ristoratore aveva ricevuto un ordine telefonico relativo a pasti di cucina per un importo di 148,50 euro, composto da sei primi, tre secondi e vini da preparare per 10/15 persone.

Il ristoratore, dopo circa un’ora, ha consegnato il cibo ed è stato ricevuto da due uomini che, alla richiesta di pagamento, sebbene fosse stato preventivamente convenuto di pagare in contanti, hanno esibito una carta di credito che non poteva essere accettata dal ristoratore. A quel punto l’esercente ha deciso di andarsene senza consegnare il cibo, sebbene i due lo rassicurassero, promettendogli di andare a pagare il dovuto nel pomeriggio.

Vista la ferma decisione del ristoratore di allontanarsi, uno dei due uomini ha aperto lo sportello afferrando i due contenitori isolanti che contenevano parte del pranzo passandoli ad alcuni bambini che facevano parte del nucleo familiare. Data la situazione che si era creata il ristoratore, intimorito, ha consegnato l’ordine ed è riuscito ad ottenere in restituzione i contenitori isolanti. Quindi è andato via, ma prima ha notato che, nel frattempo, era stato messo e poi spostato un camper dietro la sua auto per impedirgli di allontanarsi.

La merce ovviamente non è mai stata pagata e quindi il ristoratore ha sporto denuncia ai carabinieri di Guastalla.