Ex Reggiane, in manette una banda di rapinatori

9 maggio 2020 | 19:30
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Ex Reggiane, in manette una banda di rapinatori

Stamattina all’alba è finito in manette un gambiano che, insieme ad altri immigrati, rapinava chi andava a comprare droga nell’area

REGGIO EMILIA – Un gambiano è stato arrestato, stamattina all’alba, al termine di un’operazione condotta dalla squadra volante della questura, che conclude una lunga indagine relativa a una serie di rapine nell’area delle ex Reggiane. Njie Essa, con precedenti specifici, era ricercato, perché è considerato l’autore una rapina avvenuta il 20 aprile scorso ai danni di un uomo in bicicletta, in via Agosti che era stato inseguito da quattro persone.

Uno di loro gli aveva puntato un coltello al collo e si era fatto dare il cellulare, 60 euro, carta postepay e documenti. Uno dei complici (Momodou Dodou Taal) era già stato arrestato il 24 aprile scorso, ritenuto responsabile anche di altre rapine.

E’ da alcune settimane che nella zona, una delle più degradate della nostra città, si verificano rapine: le vittime sono persone che vanno lì per acquistare della droga. Il 17 aprile una donna era stata picchiata e rapinata del telefono cellulare nel sottopasso della stazione. Il 22 aprile vittima un’altra donna era stata picchiata e rapinata della borsetta in piazzale Europa. Infine il 23 aprile ancora una donna era stata spintonata a terra e derubata della borsetta mentre si trovava proprio all’intero delle ex-Reggiane.

Il 3 marzo era stato arrestato un gambiano di 24 anni, Yerro Saidy Bah. Il 4 novembre 2019 erano finiti in manette, in flagranza di rapina aggravata, i cittadini gambiani Gambo Kante e Mbake Manjang, che pure loro vivevano nell’area delle ex Reggiane. Stamattina all’alba è finito in manette il loro connazionale Njie Essa.

Ha detto il questore Giuseppe Ferrari: “Le nostre attività non si sono mai fermate nonostante il periodo emergenziale, anzi sono state rafforzate e questo ha permesso di stroncare sul nascere quella che stava per diventare una pericolosa serialità dovuta probabilmente a una diminuzione degli introiti delle attività di spaccio per le restrizioni anticoronavirus”.