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Coronavirus, una mascherina per ogni cittadino

11 maggio 2020 | 15:24
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Coronavirus, una mascherina per ogni cittadino

Saranno consegnate casa per casa, grazie al volontariato, ben 172mila strumenti di protezione individuale

REGGIO EMILIA – Una mascherina ad ogni cittadino. E’ l’operazione coordinata dal Comune di Reggio Emilia che prende il via da oggi e in cui, con il supporto del volontariato, verranno distribuiti nei prossimi giorni 172.000 dispositivi di protezione individuale a tutti i residenti della citta’. La dotazione di 154.000 mascherine messe a disposizione dalla Regione, infatti, e’ stata integrata con altri 18.000 pezzi acquistati dall’amministrazione comunale, che si e’ attivata per consegnarli gratuitamente ad ogni famiglia direttamente a casa (video Giuseppe Bucaria).

Nel dettaglio l’Auser provinciale si occupera’ di imbustare le mascherine (grazie al contributo di un’azienda associata di Unindustria che ha fornito 80.000 buste di plastica) mentre il recapito sara’ a cura dei volontari dei gruppi scout Agesci e Cngei, con il supporto dei cittadini che, in ormai diversi quartieri, hanno attivato i gruppi di controllo di comunita’.

Nella prima fase dell’emergenza, durante le scorse settimane, erano state gia’ consegnate 77.200 mascherine, in quel caso distribuite all’ingresso dei supermercati e negli alloggi popolari. Vista la disponibilita’ delle associazioni, il grosso delle consegne del nuovo stock si concentrera’ nei giorni di sabato e domenica. La raccomandazione e’ quindi di non aprire la porta a sconosciuti, perche’ e’ previsto che i volontari lascino i dpi nelle cassette della posta, avvisando poi i residenti al citofono.

Tra il 15 marzo e il 30 aprile, sono 19 le associazioni reggiane che si sono messe in gioco per dare una mano a fronteggiare l’emergenza, con 544 presenze giornaliere da parte di 110 volontari e, questo, solo per quanto riguarda le attivita’ di protezione civile. Per la nuova operazione di imbustamento Auser stima che ci vorranno almeno 150 persone, raddoppiate rispetto alle 70 impiegate in precedenza. Per l’assessore comunale alla Protezione civile Lanfranco De Franco, “il Comune vuole dare cosi’ un segnale di vicinanza, prossimita’ e coesione alla cittadinanza”, mentre il sindaco Luca Vecchi evidenzia il “valore etico” intrinseco all’operazione.

“Non avremmo potuto incaricare nessuna ditta privata – anche perche’ avrebbe avuto un costo – di andare a casa di tutti per consegnare questo ‘dono’ che e’ il dispositivo fondamentale per interpretare in modo corretto le norme di comportamento richieste in questa fase”, dice il sindaco. “Riusciamo in questo sforzo quasi epico perche’ – continua Vecchi – abbiamo qui un grande giacimento di civilta’ che e’ costituito dalle numerose associzioni di volontariato che rinforzano un senso di appartenenza e comunita’ che credo non debba essere dato per scontato”.