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Coronavirus, in un giorno in Italia 236 vittime: calano malati, 1.513 in meno

5 maggio 2020 | 19:21
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Coronavirus, in un giorno in Italia 236 vittime: calano malati, 1.513 in meno

In Italia i contagiati totali, vale a dire gli attualmente positivi al coronavirus, le vittime e i guariti, sono 213.013 con un incremento rispetto a ieri di 1.075. Era dal 10 marzo che non si registrava un incremento così basso

REGGIO EMILIA – I dati giornalieri della Protezione civile: sono 85.231 i guariti dal coronavirus in Italia, con un incremento di 2.352 rispetto a ieri. Sono 98.467 i malati per coronavirus in Italia, con un decremento di 1.513 rispetto a ieri. Continua il calo dei ricoverati in terapia intensiva: ad oggi sono 1.427, 52 in meno rispetto a ieri. In Lombardia sono 509, 23 meno di ieri. E’ stato reso noto dalla Protezione civile.

Sono salite a 29.315 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 236 in un giorno. In sei regioni – Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Basilicata e Molise – non si registrano morti nelle ultime 24 ore.

In Italia i contagiati totali, vale a dire gli attualmente positivi al coronavirus, le vittime e i guariti, sono 213.013 con un incremento rispetto a ieri di 1.075. Era dal 10 marzo che non si registrava un incremento così basso nel totale dei contagiati per coronavirus, vale a dire gli attualmente positivi, le vittime e i guariti. Il 10 marzo, infatti, ci fu un incremento di 977 contagiati in più rispetto al giorno precedente, mentre l’11 si registrò un aumento di 2.313. Oggi l’aumento rispetto a ieri è stato di 1.075. Dai dati emerge inoltre che ogni 51 tamponi è stato individuato un contagiato, un dato molto basso che però non tiene conto del fatto che almeno il 30% dei tamponi sono ripetuti.

“Ci vuole un cambio di passo in fase 2 sui tamponi, bisogna cambiare strategia” aumentando il numero di test: così Gianni Rezza intervenendo su Sky Tg24. Secondo il direttore di infettivologia dell’Iss “il Veneto ha fatto molto bene, ha fatto molti tamponi sul territorio, va fatto così in tutta Italia. Bisogna fare tamponi anche ad asintomatici e contatti stretti”. “Bisogna cambiare strategia e anche la Lombardia dovrebbe adeguarsi – ancora Rezza -. La situazione del Veneto per carità era diversa dalla Lombardia, ma il controllo del territorio è molto importante”.