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Bar e ristoranti, ecco le regole per riaprire

13 maggio 2020 | 19:44
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Bar e ristoranti, ecco le regole per riaprire

Un metro di distanza tra i clienti seduti: la regione sollecita i Comuni sui dehors

REGGIO EMILIA – Distanza di almeno un metro tra le persone sedute a tavola, meglio se nei dehors all’esterno. Stop ai buffet self-service. Obbligo di guanti e mascherine per gli operatori, ma non e’ prevista la misurazione della temperatura. Ingressi scaglionati e sistemi di prenotazione per evitare assembramenti in entrata. Dispenser per la pulizia delle mani e cartelloni sulle regole da tenere (anche in inglese).

Sono pronte anche per bar e ristoranti le regole da seguire per la riapertura dal prossimo 18 maggio, definite oggi dalla Regione Emilia-Romagna insieme a sindacati, associazioni di categoria e Comuni, con l’obiettivo sia di prevenire il rischio di contagio sia di “preservare le caratteristiche di convivialita’ e peculiarita’ dell’offerta enogastronomica made in Emilia-Romagna”.

Come spiega Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo e al Commercio, “siamo tra le prime Regioni in Italia ad avere definito in maniera completa e organica, con un grande lavoro di squadra, l’insieme delle misure per consentire una ripartenza in sicurezza dell’attivita’ di ristorazione e, piu’ in generale, della vendita al pubblico di alimenti e bevande. Lo abbiamo fatto nella consapevolezza dell’importanza di definire indicazioni chiare e condivise per agevolare gli operatori e di un’adeguata informazione rivolta alla clientela. Solo cosi’ riusciremo a superare tutti insieme questo periodo difficile e ad uscirne piu’ forti e coesi di prima”.

Il documento, segnala la Regione, “insiste molto sulla responsabilizzazione dei clienti nell’assunzione di comportamenti rispettosi delle misure di sicurezza e nell’adozione da parte dei titolari degli esercizi di tutti i possibili strumenti di comunicazione rivolti alla clientela sulle regole di accesso e comportamento”.

Bar e ristoranti dell’Emilia-Romagna dovranno quindi attrezzarsi con cartelli informativi e depliant anche in inglese, per ricordare ai clienti i comportamenti da tenere. Il personale dovra’ avere guanti e mascherine che, “anche a pagamento”, dovranno essere messi a disposizione pure dei clienti che ne facciano richiesta. Non e’ invece obbligatoria la misurazione della temperatura per i dipendenti, che sono comunque invitati ad astenersi dal lavoro in caso di sintomi sospetti. Le attivita’ di pulizia e sanificazione dovranno essere effettuate almeno due volte al giorno. È assolutamente sconsigliato l’uso di appendiabiti in comune: il servizio guardaroba viene fornito solo se e’ possibile evitare il contatto tra gli abiti e gli altri oggetti personali dei clienti, ad esempio gli ombrelli.

Ai ristoranti e’ consigliata l’adozione di menu digitali, altrimenti si dovra’ igienizzare i menu dopo ogni uso. La biancheria da tavolo va sostituita ad ogni cambio di cliente, cosi come vanno igienizzati i tavoli, per la cui distribuzione la Regione sollecita i Comuni a concedere nuove occupazioni di suolo pubblico per i dehors. Le casse potranno avere barriere di plexiglass ed e’ consigliato il pagamento digitale.

Per i bar, le regole ricalcano quelle per i ristoranti. Il servizio al banco deve avvenire a distanza di un metro, tassativamente escluso il fai-da-te: i prodotti devono essere serviti dal personale, possibilmente ai tavoli, anche in questo caso garantendo almeno un metro tra i clienti. Infine sono incentivati il take away e la consegna a domicilio, sempre a distanza e sempre con obbligo di guanti e mascherina per il personale e utilizzo di contenitori monouso accuratamente chiusi.