“All’umana fragilità” e “Correre”

13 maggio 2020 | 09:12
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“All’umana fragilità” e “Correre”

“Scrittori silenziosi” è una rubrica giornaliera, offerta da Reggio Sera per pubblicare i pensieri, le sensazioni e le riflessioni dei reggiani in questo tragico periodo

REGGIO EMILIA – “Scrittori silenziosi” è una rubrica giornaliera, offerta da Reggio Sera per pubblicare i pensieri, le sensazioni e le riflessioni dei reggiani, mentre sono costretti, in questo tragico periodo, all’isolamento totale.

Argomenti – racconti e poesie
Hai scritto un breve racconto o una o più poesie? Hai descritto un evento personale, il tuo stato d’animo durante questa solitudine? Hai raccontato il tuo dolore o la tua gioia per qualche felice occasione, per la guarigione di qualcuno, per un amore spuntato o separazione dolorosa o per un lieto incontro o triste perdita?

Invia il tuo scritto per mail a bassmaji.jean@libero.it. Oggetto: Scrittori Silenziosi. Non inviare a Reggio Sera.

All’umana Fragilità

Nelle ultime settimane, come se non fossero già sufficientemente drammatiche le
notizie che giungono dal fronte delle corsie degli ospedali, si aggiunge il retroscena del dramma della solitudine che porta a scelte estreme. Non so quali possano essere le motivazioni che ostruiscono come grossi macigni le vie di fuga della mente per giungere il libero arbitrio a spegnere l’interruttore dell’esistenza. È un attimo. Il corpo si abbandona, cade e diventa pietra. L’anima imbrigliata nella morsa dell’angoscia si libera e vola.

Scelte assolutamente non giudicabili ma valutabili in termini di fallimento di una
collettività molto spesso disattenta, sorda e cieca che superficialmente lascia indietro i suoi consociati più fragili senza mai volgere loro uno sguardo soccorrevole.

Razionalmente penso che il bombardamento di messaggi percepiti attraverso i media stia influendo notevolmente e con modalità differenti sulla mente di ciascun uomo, inoltre, ritengo che la scelta strategica del pugno duro adoperato come monito a rispettare le regole non vada bene se non sostenuto adeguatamente da rassicurazioni che siano da supporto psicologico, non capisco perché si considerino i membri di una società civile tutti dissenzienti ribelli, senza alcuna considerazione per le personalità sensibili che non sempre hanno case intese come gusci affollati pronti a riempirsi di brio.

La generalizzazione delle misure ha lo scotto di non tener conto della solitudine di coloro che sono isolati e non parlo solo fisicamente, la verità è che si può essere soli, percependo addosso la solitudine anche in mezzo ad una confusa moltitudine di varie identità.

Alessandra Fiorillo

Correre

Ti stringerei tra le mie braccia
come se fossi un embrione nel mio grembo
per trasmetterti lo stesso calore mio

ti stringerei forte con dolcezza
per farti sentire il dolore della mia passione
ti prenderei per mano nella mia corsa
per cadere alla fine esausti per terra
a raccogliere il nostro ultimo respiro
e le ultime forza dei nostri sensi

vorrei dormire con il tuo pensiero
sognare la tua immagine
e svegliarmi per ricominciare a correre
alla ricerca della nostra felicità.

Jean Bassmaji