“Silenzio” e “Interpellare la speranza”

10 aprile 2020 | 18:51
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“Silenzio” e “Interpellare la speranza”

“Scrittori silenziosi” è una rubrica giornaliera, offerta da Reggio Sera per pubblicare i pensieri, le sensazioni e le riflessioni dei reggiani, mentre sono costretti, in questo tragico periodo, all’isolamento totale

REGGIO EMILIA – “Scrittori silenziosi” è una rubrica giornaliera, offerta da Reggio Sera per pubblicare i pensieri, le sensazioni e le riflessioni dei reggiani, mentre sono costretti, in questo tragico periodo, all’isolamento totale.

Argomenti – racconti e poesie
Hai scritto un breve racconto o una o più poesie? Hai descritto un evento personale, il tuo stato d’animo durante questa solitudine? Hai raccontato il tuo dolore o la tua gioia per qualche felice occasione, per la guarigione di qualcuno, per un amore spuntato o separazione dolorosa o per un lieto incontro o triste perdita?

Invia il tuo scritto per mail a bassmaji.jean@libero.it. Oggetto: Scrittori Silenziosi. Non inviare a Reggio Sera.

Silenzio

Silenzio tanto amato
Tanto desiderato
Ora ci invadi
ci abbracci
silenzio

Silenzio di morte
di paura e di angoscia
Silenzio sconosciuto
che si cerca di riempire
con canti, musica e parole

Silenzio
ti amo comunque
con le sirene nell’aria
e le bare ordinate
date al fuoco per ritornare all’origine

Potere confuso di un invisibile
dice indica decide
Spirito maligno ispira le anime
Medici al fronte combattono
Conflitti etici tormentano
Solidarietà a buon mercato
Serrande abbassate

Addio ai sorrisi
agli abbracci e ai baci
Figli lasciati
Famiglie separate
Amanti lontani
Vecchie foto consolano
Ricordi affollano le menti
le domande, tante domande

Ci rivedremo?
Ci riabbracceremo?

Maschere e cappelli d’obbligo
per un carnevale che non ce
le settimane volano
il domani è indefinibile
sconvolge le menti.

Il dubbio rimane e cresce
come l’invisibile nemico
che ci comanda ci tormenta

La speranza non muore
L’amore resiste
La vita ritornerà diversa
Con la morte di quel nemico
invisibile

Angela Matassa

Interpellare la speranza

Grazie per tutto quello che si sta facendo per uscire fuori da questo tunnel. Grazie davvero a tutti per lo sforzo che ognuno fa nel suo ambito. Non lo so come andrà a finire, siamo in tanti e questa pandemia ha messo in ginocchio il mondo intero, me come tanti, ognuno con le sue esigenze, problemi, e bisogni.

Non sappiamo come andrà… So solo che quando sarà tutto finito avremo una nuova rinascita, d’altronde noi in Italia siamo abituati… Il modo con cui stiamo affrontando questo momento è diventato un modello da seguire in tutto il mondo soprattutto per quelli che ci hanno deriso subito.

Grazie al presidente Conte e tutto lo staff, nessuno escluso, (e qui ci metto proprio tutti; dottori, infermieri, protezione civile, addetti alla sanificazione, alla preparazione dei pasti per chi lavora, ai volontari ecc…), per come state svolgendo la vostra missione.

Se la chiamo missione è perché, questa è una guerra contro un nemico microscopico ma potentissimo, e visto che siamo a un buon punto di questa sfida vorrei incoraggiare tutti, a partire da me stesso per tenere ancora duro per il tempo che ci vuole e pensare al dopo, quando tutto gradualmente sarà finito… Io non lo so cosa succederà che fine farà la mia attività ma l’unica cosa che mi interessa in questo momento è uscirne fuori (insieme ai miei cari, famiglia, parenti, amici, conoscenti) sani…. perché quello che conta è la salute… mio padre mi ha sempre detto; “la salute è una corona sulla testa dei malati ” e penso che oggi, più che mai, questo proverbio è valido. Aggiungerei alla salute “la libertà”
Spero che questo pensiero scritto di getto in maniera spontanea arrivi al cuore di tutti…

“Stringiamoci a corte”, come dice l’inno di Mameli.

Salmi Youssef