“Riflessioni” e “Silenzio”

24 aprile 2020 | 14:24
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“Riflessioni” e “Silenzio”

“Scrittori silenziosi” è una rubrica giornaliera, offerta da Reggio Sera per pubblicare i pensieri, le sensazioni e le riflessioni dei reggiani, mentre sono costretti, in questo tragico periodo, all’isolamento totale

REGGIO EMILIA – “Scrittori silenziosi” è una rubrica giornaliera, offerta da Reggio Sera per pubblicare i pensieri, le sensazioni e le riflessioni dei reggiani, mentre sono costretti, in questo tragico periodo, all’isolamento totale.

Argomenti – racconti e poesie
Hai scritto un breve racconto o una o più poesie? Hai descritto un evento personale, il tuo stato d’animo durante questa solitudine? Hai raccontato il tuo dolore o la tua gioia per qualche felice occasione, per la guarigione di qualcuno, per un amore spuntato o separazione dolorosa o per un lieto incontro o triste perdita?

Invia il tuo scritto per mail a bassmaji.jean@libero.it. Oggetto: Scrittori Silenziosi. Non inviare a Reggio Sera.

Riflessioni

“Il postino suona sempre due volte” dice il titolo di un vecchio film ma in questo momento storico quante volte ha bussato? Tante e noi abbiamo fatto finta di non sentirlo, finchè ci ha consegnato il pacco finale.
Noi lo sapevamo cosa c’era dentro quel pacco: lacrime e disperazione e abbiamo pianto anche noi , pieni di paure.
Siamo fragili no?
Abbiamo pianto tutti i padri, le madri, i figli, i nonni, tutti gli sguardi innocenti della terra. Abbiamo sperimentato una realtà virtuale, una nuova vita informatica, tutto ha una password, migliaia di password…
Qual è quella degli abbracci? L’ho dimenticata!
Eppure c’è chi ha capito che bisogna lottare fino in fondo.
Non esistono difese più grandi di quello che possiamo fare noi ora per noi stessi e per gli altri. Abbiamo capito di far parte di un unico respiro. Abbiamo imparato come si fa ad accogliere il dolore degli altri. E alla fine abbiamo intuito che l’annuncio dell’alba era la rinascita, la liberazione.
Coraggio compagni di viaggio! Sulla nostra schiena piantiamo le ali per il decollo, nella nostra testa le istruzioni, nelle nostre braccia le manovre. Siamo arca e freccia nello stesso tempo. Siamo la forza di ricominciare.

Maria Pia Papaleo

Silenzio

Silenzio tanto amato
Tanto desiderato
Vanamente ricercato
Ora ci invadi ci abbracci ci avvolgi
Silenzio di morte di paura e di angoscia
che si riempie con canti, musica e parole
Immagini passate scorrono
attraverso l’aria malata
Immagini d’oggi terrorizzano e preoccupano
Non ti rinnego
Silenzio di guerra privo di futuro
Sirene nell’aria riportano all’attenti
Bare ordinate date al fuoco
ritornano all’origine
Potere confuso e prepotente
dice indica decide
Senza certezze
Spirito maligno ispira le anime
Oscura malafede manipola le menti
Mani umane distruggono se stesse
Medici al fronte combattono
Conflitti etici tormentano
Solidarietà ricercata risponde
Sole luttuoso apre le nostre giornate
Addio ai sorrisi agli abbracci e ai baci
Famiglie separate
Amanti lontani
Vecchie foto consolano
In questo mondo maltrattato e infetto
Lazzaretto diffuso
lenzuola bianche coprono i cadaveri
Maschere e cappelli
per un carnevale finale
senza brindisi né baldoria
Tempo dilatato eppur veloce
Settimane volano
Nessuna mano invisibile sacra o profana
governa il putridume che ci affligge e ci ricopre
E l’indefinibile domani sconvolge le menti
Ci rivedremo?
Ci riabbracceremo?
Il dubbio cresce
come l’invisibile nemico
che d’improvviso
ci troviamo accanto
Speranza non muore
Amore resiste

Angela Matassa