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Ok alle visite ai congiunti, anche fidanzati e “affetti stabili”

27 aprile 2020 | 19:53
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Ok alle visite ai congiunti, anche fidanzati e “affetti stabili”

D’Incà: “I congiunti sono le persone a cui vogliamo bene”. Critiche anche dalla Cei per lo stop alle messe. Colao: “La task force svilupperà un sistema integrato di raccomandazioni alla Presidenza del Consiglio sulle priorità di interventi”

REGGIO EMILIA – L’Italia riparte con il decreto firmato dal premier Conte ma con prudenza e gradualità per evitare una ripresa dei contagi. Oggi riaprono i cantieri pubblici e le aziende votate all’export, ma la vera fase 2 scatterà il 4 maggio, con una maggiore libertà di movimento nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Solo allora riaprirà la maggior parte delle attività produttive, ma i negozi dovranno attendere il 18 maggio, parrucchieri ed estetisti l’inizio di giugno.

“Nella fase successiva di lavoro il Comitato svilupperà un sistema integrato di raccomandazioni alla Presidenza del Consiglio riguardo alle priorità di interventi economico-sociali del Paese per la Fase 2”. E’ quanto si legge nel comunicato della Task force guidata da Vittorio Colao, spiegando che il comitato ripartirà “questa settimana” con approfondimenti “con il mondo produttivo, economico e sociale per tracciare la mappa di esigenze e opportunità del piano di Fase 2″ anche per sostenibilità e modernizzazione del Paese”. La cosiddetta Fase 2 coinvolge per i soli “settori manifatturiero, delle costruzioni e dei servizi a supporto dell’impresa, circa 4,5 milioni di lavoratori e lavoratrici”. Lo si legge nel comunicato della Task Force guidata da Vittorio Colao.

Ma non mancano le polemiche. Il nodo delle scuole ma anche quello delle seconde case o ancora la questione delle messe, sono diversi i punti sui quali arrivano critiche alle misure messe in campo dal governo per la fase due. Oltre che quello dell’apertura alle visite ai soli ‘congiunti’, che provoca le critiche di Arcigay e non solo. Dubbi dai governatori ma anche da Iv che parla di ‘poco coraggio’ da parte dell’esecutivo.

Da una prima interpretazione del Dpcm in vigore dal prossimo 4 maggio, a quanto si apprende, con “congiunti” si intendono “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili”. Le Faq, che saranno pubblicate nei prossimi giorni sul sito di Palazzo Chigi, chiariranno ulteriori dubbi interpretativi sul provvedimento.

La visita ai “congiunti” comprende anche i “fidanzati”. Lo ha chiarito la ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli a ‘La vita in diretta’. “I congiunti sono le persone con le quali si intrattengono rapporti affettivi stabili, compresi i fidanzati”, ha detto la ministra, puntualizzando comunque che “una dicitura così ampia richiede la responsabilità individuale”. Questo, comunque, aggiunge, esclude pranzi di famiglia: “ma singolarmente ci potremo rivedere”. “Dubito che ci sarà in un futuro abbastanza prossimo la possibilità di assembramento anche di natura famigliare”.

La De Micheli ha chiarito anche che “non si possono raggiungere le seconde case, tranne mi sembra di aver capito ci sia qualche presidente di Regione che lo sta ipotizzando, ma nell’ambito di questo dpcm non è possibile raggiungere le seconde case”.

“I congiunti? Sono anche i fidanzati. Sono chiaramente i familiari e ci sono anche i fidanzati all’interno. Chiaramente i congiunti così chiamati sono tutte le persone a cui vogliamo bene”. Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà a Sono le Venti, di Peter Gomez, in onda stasera alle 19:55 sul Nove. “Molte persone sono rimaste separate in questi mesi, è stato molto, molto difficile. A tutti gli italiani – aggiunge il ministro – va fatto un grande ringraziamento, perché hanno dimostrato di essere un popolo paziente, capace di riuscire a raggiungere un obiettivo importante, grazie al loro lavoro stiamo raggiungendo questa uscita dal lockdown, una fase due importante”.