Il sindaco: “Ricostruiremo insieme il Paese come dopo la guerra”

25 aprile 2020 | 12:37
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Il sindaco: “Ricostruiremo insieme il Paese come dopo la guerra”

Il sindaco Luca Vecchi: “Dobbiamo stare uniti per guardare con coraggio al futuro”

REGGIO EMILIA – La deposizione alle 10.30, in piazza Martiri del 7 luglio, di una corona al monumento dei Caduti della Resistenza e di tutte le guerre. Erano presenti, opportunamente distanziati gli uni dagli altri, il sindaco Luca Vecchi con il Gonfalone della Città, i rappresentanti delle associazioni partigiane Anpi e Alpi-Apc e un rappresentante delle Associazioni Combattentistiche (foto e video Giuseppe Bucaria).

Alle 11.30, il discorso del sindaco in Sala del Tricolore. Il primo cittadino ha salutato “tutti i reggiani e tutti coloro che sono stati seriamente e appassionatamente impegnati sulla prima linea di gestione di un’emergenza”. Ha poi aggiunto: “Questo è per eccellenza il luogo della libertà e della democrazia, dove il 7 gennaio 1797 è nata la bandiera. E’ il luogo che è diventato simbolo della democrazia e della libertà. Vorrei ricordare il contributo dei costituenti reggiani e di quella donna Nilde Iotti di cui quest’anno ricorrono i 100 anni”.

Vecchi ha poi ricordato quei 626 partigiani caduti in quei 18 mesi e chi, come loro, “ha pagato un prezzo alto per far ritrovare la libertà alla nostra città ed al nostro Paese. Reggio è ancora oggi una città che resiste, come la Reggio dei fratelli Cervi e di don Pasquino Borghi”.

Ha aggiunto il sindaco: “Mai come in questa fase così difficile è fondamentale riflettere sul valore delle libertà individuali e collettive e di come questa connessione fra libertà e responsabilità ha aiutato un popolo, in un contesto di democrazia, in modo composto e con grande dignità, ad affrontare una situazione senza precedenti. Senza l’uso della forza un intero popolo ha limitato la propria libertà per perseguire un bene supremo, ovvero quello della salute”.

Vecchi ha poi voluto citare una frase di Luis Sepulveda, il grande scrittore cileno recentemente scomparso ucciso dal Coronavirus. “La libertà è uno stato di grazia e si è liberi solo mentre si lotta per conquistarla”.

Ha concluso il primo cittadino: “Avremo bisogno di ricostruire e collaborare insieme nei prossimi mesi. Di tenere unità una comunità e ricostruirla sul piano civile e morale. Penso che questo sia lo spirito della Liberazione e dei Costituenti. C’era allora e può esserci oggi per guardare con coraggio al futuro. C’è una canzone che ha fatto discutere molti ma che ha unito tante persone ed è “Bella Ciao”. Continueremo sempre a cantarla, fino in fondo e lo faremo anche oggi nella nostra città. Viva il 25 Aprile e viva l’Italia”.