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Coronavirus, sito Inps in tilt: le critiche del centrodestra

1 aprile 2020 | 19:47
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Coronavirus, sito Inps in tilt: le critiche del centrodestra

Deputati e consiglieri regionali: “L’avevamo previsto, verificare condotta dei vertici dell’istituto”

REGGIO EMILIA – Centrodestra emiliano-romagnolo all’attacco sul crash del sito dell’Inps, mandato in tilt dalle centinaia di migliaia di domande arrivate per il bonus di 600 euro destinato dal governo ai lavoratori autonomi.

“Gia’ due giorni fa avevo evidenziato che la piattaforma digitale Inps non avrebbe retto. Lo avevamo detto, ma siamo rimasti come sempre inascoltati. Non porre rimedio a questa situazione e’ stato un errore gravissimo del Governo e dell’Inps che dovranno rispondere anche delle numerose violazioni della privacy ripetutamente avvenute e di certo non limitate a soli ‘cinque minuti’ come irresponsabilmente ha affermato il presidente dell’Inps Tridico”, contesta il deputato di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami.

“Leggere poi che, come dice sempre Tridico, l’intasamento era inevitabile appare a dir poco surreale: se Inps si aspettava questa situazione perche’ non ha lavorato per rimediarvi?”, incalza Bignami. “Davvero non si comprende perche’ nella nostra nazione non si riesce mai a giungere preparati a simili situazioni. Siamo in una fase di emergenza, e’ vero, ma cio’ non puo’ giustificare l’inadeguatezza e l’impreparazione di chi e’ ai vertici Inps. Anche la loro condotta dovra’ formare oggetto di verifica e scelte alla fine di questa fase di emergenza”, conclude il parlamentare Fdi.

“Un vero pasticcio a danno di milioni di lavoratori autonomi, che comunque partecipano in modo significativo alla produzione del Pil del nostro Paese, oltre a conferire nelle casse dell’erario dei bei soldoni”, fanno notare i i consiglieri regionali reggiani della Lega, Maura Catellani e Gabriele Delmonte.

“Tra l’altro l’Inps gia’ dispone dell’elenco degli aventi diritto quindi le sarebbe bastato fare il contrario di quanto invece avvenuto, ovvero: cancellare coloro che teoricamente non ne hanno diritto ed eventualmente dare a questi ultimi la possibilita’ di richiedere i 600 euro in deroga”, rincarano gli esponenti del Carroccio.

“Alle due del mattino si contavano gia’ oltre 50.000 domande e, fin dalle prime luci dell’alba, il portale per la domanda di questi fatidici 600 euro risulta continuamente inaccessibile”, sottolinea Simona Vietina, parlamentare di Forza Italia e sindaco di Tredozio. “Ad aggravare la situazione c’e’ un ulteriore elemento: nonostante le prescrizioni del codice dell’amministrazione digitale, il modulo dei 600 euro non e’ sviluppato per essere accessibile alle persone con disabilita’. Una beffa nella beffa: confido che non mancheranno provvedimenti adeguati per i responsabili di questo flop che si abbatte, una volta di piu’, su partite Iva e professionisti colpiti in maniera durissima dalla crisi”, conclude l’azzurra.