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Coronavirus, l’inchino di Reggio Emilia agli eroi del Santa Maria Nuova

10 aprile 2020 | 15:01
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Coronavirus, l’inchino di Reggio Emilia agli eroi del Santa Maria Nuova
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Coronavirus, l’inchino di Reggio Emilia agli eroi del Santa Maria Nuova
Coronavirus, l’inchino di Reggio Emilia agli eroi del Santa Maria Nuova

Sirene spiegate e un lunghissimo applauso per ringraziare, ieri alle 13, il personale sanitario che da quasi due mesi combatte in trincea la sua guerra quotidiana al virus

REGGIO EMILIA – Sirene spiegate e un lunghissimo applauso per ringraziare, ieri alle 13, il personale sanitario del Santa Maria Nuova che da quasi due mesi combatte in trincea la sua guerra quotidiana al Coronavirus.

La stessa cerimonia è avvenuta ieri in 50 piazzali antistanti gli ospedali di tutta l’Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, dove funzionari, dipendenti e volontari dell’Agenzia di protezione civile regionale si sono ritrovati, fermando per un attimo le loro attività quotidiane, per un flash mob dedicato a tutti coloro che sono impegnati a gestire e superare l’emergenza legata alla pandemia di coronavirus.

Un messaggio duplice di gratitudine e sostegno rivolto a quanti si stanno adoperando, giorno dopo giorno, per supportare il sistema sanitario e le amministrazioni comunali. Scene simili si sono ripetute, alla stessa ora, nei nosocomi della provincia.

Ha detto il sindaco Luca Vecchi parlando amplificato da un altoparlante della macchina della Municipale: “Stiamo affrontando questa situazione con serietà, dignità e compostezza, ma sappiamo che non è ancora finita anche se siamo sulla giusta strada. Facendoci forza ci arriveremo in fondo e tornerà il momento in cui potremo abbracciarci e vi consegneremo il Primo Tricolore come riconoscenza per tutto quello che avete fatto”.

Dopo di lui ha parlato il presidente della Provincia, Giorgio Zanni,che ha aggiunto: “Qui ci sono tante vite, tante persone e tante famiglie. Ci inchiniamo di fronte a voi, insieme a tutti i 530mila abitanti della nostra provincia e vi ringraziamo per tutto quello che state facendo”.

(Foto e video Giuseppe Bucaria)