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Coronavirus, l’Ausl: “Tamponi, ci siamo attenuti alle direttive nazionali”

27 aprile 2020 | 19:30
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Coronavirus, l’Ausl: “Tamponi, ci siamo attenuti alle direttive nazionali”

L’Ausl replica così con alcuni chiarimenti in merito al caso sollevato dal signor Miles Barbieri: “Ministero e Oms non raccomandano l’esecuzione del tampone alle persone asintomatiche”

REGGIO EMILIA – “La nostra azienda dall’inizio della pandemia si è attenuta a quanto indicato dalle disposizioni nazionali e regionali che tutt’ora prevedono che l’esecuzione dei tamponi sia riservata prioritariamente ai casi clinici sintomatici/paucisintomatici e ai contatti a rischio familiari e/o residenziali sintomatici”.

L’Ausl replica così con alcuni chiarimenti in merito al caso sollevato dal signor Miles Barbieri che aveva lamentato, in una lettera inviata ai giornali, di essere rimasto a casa per quasi un mese accudendo la moglie malata di Coronavirus senza che nessuno gli facesse un tampone e che, solo dopo numerose insistenze era riuscito ad ottenerlo risultando poi positivo.

Continua l’Ausl: “Ad oggi, sulla base delle evidenze scientifiche finora disponibili, il Consiglio superiore della sanità, il ministero e l’Oms non raccomandano l’esecuzione del tampone alle persone asintomatiche. Questa operazione è ritenuta secondaria rispetto all’isolamento e all’autoisolamento delle persone venute a contatto con soggetti ospedalizzati o risultati positivi al test”.

E aggiunge: “Nella nostra provincia fino alle prime settimane di marzo le modalità per l’esecuzione dei tamponi prevedevano esclusivamente l’effettuazione del tampone a domicilio, con considerevole dispendio di risorse e tempo di personale e la impossibilità di effettuare numeri elevati di prestazioni. Inoltre le analisi venivano svolte presso due soli laboratori regionali abilitati. Pertanto era indispensabile dedicare tale attività alle persone con sintomi importanti suggestivi di Covid e alle persone più fragili”.

L’Azienda fa presente che già “dalla metà di marzo, con l’autorizzazione del laboratorio dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, quale laboratorio di riferimento, si è incrementata notevolmente la capacità produttiva di refertazioni, consentendo nelle settimane successive l’organizzazione del nuovo sistema per l’effettuazione dei tamponi con l’apertura dei 6 Drive through e degli ambulatori Covid, che hanno aumentato in modo consistente il numero di tamponi effettuabili”.

Conclude l’Ausl “In questa seconda fase, anche su indicazione della Regione, l’attenzione si è spostata più sul territorio, si è esteso il criterio di selezione per l’effettuazione dei tamponi, allargando a domicilio anche alle persone con pochi sintomi e nelle Cra anche agli asintomatici per cercare di spegnere i focolai territoriali. Ad oggi, complessivamente ogni giorno vengono effettuati circa 800 tamponi, destinati alle attività di sorveglianza dei contatti sintomatici, degli operatori sanitari e anche per le persone a domicilio con sintomi lievi o per situazioni specifiche selezionate direttamente dai medici di medicina generale. Per rendere poi più efficace l’isolamento dei contatti e dei casi si sono attivate convenzioni con strutture alberghiere per offrire opportunità alle persone impossibilitate ad isolarsi in sicurezza presso le proprie abitazioni”.