Coronavirus, i ristoratori consegnano le chiavi dei loro esercizi al sindaco

29 aprile 2020 | 17:06
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Coronavirus, i ristoratori consegnano le chiavi dei loro esercizi al sindaco

“Il tempo delle promesse è finito. Non ce la facciamo più”. Il primo cittadino: “C’è bisogno di un aiuto del governo”

REGGIO EMILIA – I ristoratori reggiani, come in altre parti di Italia, hanno incontrato stamattina il sindaco Luca Vecchi e gli hanno consegnato, in modo simbolico, le chiavi dei loro negozi. Gli esercenti hanno anche consegnato al primo cittadino una lettera in cui manifestano tutto il loro sconforto in cui scrivono: “Tre mesi di lockdown sono tanti, troppi. E non saranno certo il delivery o l’asporto a migliorare le cose, anzi nella maggior parte dei casi non si farà altro che peggiorare la situazione economica. Il tempo delle promesse è finito. Il destino della ristorazione, ora, non è più nelle nostre mani ma in quelle delle istituzioni a cui chiediamo di darci aiuti forti, concreti e immediati”.

Conclude la lettera: “Ci sono imprenditori, collaboratori e le loro famiglie preoccupati, per non dire disperati. Migliaia di persone che rappresentano attraverso la ristorazione, la cultura e le tradizioni del nostro meraviglioso territorio e che non possono essere abbandonate. Insieme ce la faremo. Ce lo diciamo tutti i giorni. Ma la verità è che, da soli, molti noi sono destinati a non rialzarsi mai più”.

All’incontro erano presenti, in qualità del gruppo “Ristoratori responsabili”, Federico Riccò (Bottega 39), Simone Gazzotti (Dalla Saraghina), Giovanni Ghirelli (Osteria Magna e Tès), Paolo Croci (Osteria Chilometro Zero) Alex Trivini Bellini (Cirenaica Osteria Pub) e Andrea Innocenti (Ristorante I’Ciripasso).

Il sindaco,che li ha incontrati insieme all’assessore al commercio Mariafrancesca Sidoli, ha detto loro: “C’e’ bisogno, lo ripeto per l’ennesima volta, di uno scatto in avanti del governo verso le categorie piu’ ferite sul piano economico dalla pandemia: ristoranti, bar, piccola impresa e commercio di vicinato rientrano senz’altro in questa casistica. Il tema di un’iniezione di liquidita’ su tutto il territorio italiano e’ uno dei nodi centrali dopo alcuni mesi di cassetti completamente vuoti, cosi’ come lo sono misure di incentivazione fiscale di rilevanza nazionale volte, penso tra le altre cose, all’abbattimento dei costi d’affitto”.

Con gli esercenti, spiega il sindaco, “abbiamo condiviso la necessita’ di regole certe nella ripartenza dell’attivita’ di questo settore, particolarmente colpito dalla crisi del Covid 19, a cominciare dalla sicurezza che tutti, ristoratori e clienti, chiedono”.

In merito “convocheremo a breve un tavolo di concertazione con loro, e con tutte le associazioni di categoria interessate per concordare una serie di azioni. Su scala locale il Comune fara’ la propria parte, ragionando di fiscalita’ e di distese piu’ ampie per consentire il distanziamento e agevolare il riavvio dell’attivita’ in condizioni di assoluta sicurezza”.

Insomma, conclude il primo cittadino, “cercheremo un grande patto coi ristoratori per la ripresa”.