Acconciatori ed estetisti, perdita di 20 milioni fra Modena e Reggio

23 aprile 2020 | 13:27
Share0
Acconciatori ed estetisti, perdita di 20 milioni fra Modena e Reggio

Sos di Lapam-Confartgianato: “A rischio il posto di lavoro di oltre 350 persone”

REGGIO EMILIA – Se in Emilia-Romagna tra marzo e maggio il comparto del benessere (acconciatori, estetisti e non solo) perdera’ 87,8 milioni di euro, nell’ambito di un tonfo da oltre un miliardo a livello nazionale, a Modena e dintorni si perderanno “sicuramente” piu’ di 10 milioni di fatturato, mettendo a rischio il posto di lavoro di oltre 500 persone. Nell’area di Reggio se ne perderanno nove, in questo caso con oltre 350 addetti in bilico. Sono i “numeri da brivido” diffusi dall’ufficio studi di Lapam-Confartigianato.

A tutto questo, spiega il presidente della categoria Benessere Lapam Giancarlo Santunione, “dobbiamo aggiungere gli effetti negativi rappresentati dall’ampliamento dell’abusivismo nel settore, fenomeno sempre piu’ diffuso sul territorio”. Quindi, sprona l’associazione emiliana: “Le imprese di acconciatura e dei centri estetici devono poter riaprire al piu’ presto, nel rispetto delle condizioni di sicurezza delineate nel documento approvato nei giorni scorsi da Confartigianato Benessere, in cui sono delineati i criteri di sicurezza per la riapertura delle attivita’.

Se non si potra’ riaprire, naturalmente in sicurezza, il settore colera’ a picco”.
Nel frattempo da altri artigiani del territorio, quelli targati Cna dei Comuni del Cimone, si segnalano problemi di web e quindi di smart working. “In questi giorni, a causa dell’utilizzo massiccio della rete, si stanno registrando intollerabili difficolta’ nell’utilizzo delle reti dati. Ci sono imprese – spiega Andrea Vecchie’, responsabile Cna per l’area – che non riescono ad utilizzare i propri portali dedicati al commercio elettronico, perdendo opportunita’ di mercato in un periodo dove gli ordini valgono tanto oro quanto pesano. Detto in altri termini, stiamo pagando ora tutti i ritardi infrastrutturali che da tempo denunciamo. Occorre utilizzare subito i fondi gia’ stanziati per adeguare e potenziare le reti, magari utilizzando le imprese locali, per incentivare la ripresa”.