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La criptovaluta interessa anche le società europee

7 marzo 2020 | 09:47
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La criptovaluta interessa anche le società europee

REGGIO EMILIA – Se pur la loro storia sia di poco più lunga di un decennio, le criptovalute sono diventate una solida realtà nel mondo di oggi tanto che la più nota fra loro, Bitcoin, in questo periodo di Corona Virus è divenuta una sorta di bene rifugio come nell’economia tradizionale lo è l’oro. Sempre più utenti cercano di realizzare un profitto dalle criptovalute tenendosi informati su portali come Cripto-valuta.net e comprendere al meglio tutti i funzionamenti per ottenere i margini migliori.

Ma negli ultimi anni non solo le criptovalute hanno ampiamente travalicato la nicchia degli appassionati di crittografia, ma sono divenuti degli strumenti finanziari interessanti anche per le società commerciali europee. A testimonianza di questo ulteriore step, ricordiamo come di recente Tobam, una società parigina, dunque francese, abbia lanciato il primo fondo comune che scommette sul bitcoin chiamato appunto Tobam Bitcoin Fund.

Ma in realtà anche da un punto di vista giuridico delle imprese, i bitcoin stanno cambiando alle fondamenta il modo di concepire impresa e società commerciali. In rete infatti si possono trovare documenti molto interessanti su temi quali le criptovalute come bene conferibile in società, in sede di costituzione e di aumento di capitale. Siamo di fronte a qualcosa di incredibilmente importante dunque che soltanto in un recentissimo passato sarebbe stato difficile neppure immaginare per il più visionario dei tecno profeti.

E probabilmente siamo soltanto all’inizio di un cambiamento che non guarderà affatto ai confini nazionali e continentali. I mercati delle criptovalute sono aperti 365 giorni all’anno, 24 ore su 24 senza alcuna pausa e dunque, oltre ai software sempre più diffusi per operare nel trading, grandissime società internazionali hanno deciso di investire in criptovalute e c’è chi addirittura ha deciso di crearne una propria.

Stiamo parlando di Facebook che, salvo ritardi, lancerà entro il 2020 una propria criptovaluta chiamata Libra. Tutti sappiamo bene la diffusione di questo social media la cui società proprietaria controlla altre due app di incredibili successo come Instagram e Whatsapp. Non si conoscono ancora bene le caratteristiche del progetto Libra di Facebook ma è facile ipotizzare che l’amministratore delegato dell’azienda Mark Zuckerberg abbia grandi obiettivi in mente. Altrimenti perché scomodarsi quando già si è a capo di una delle più grandi società al mondo?

Per comprendere ancora come le criptovalute entreranno sempre di più nell’economia reale, parliamo anche più specificatamente di Italia. Vaporart, una società leader nel settore dei liquidi per le sigarette elettroniche in Italia, ha infatti iniziato ad accettare pagamenti in bitcoin attraverso Chainblock Pay ed operazioni simili continuano a moltiplicarsi di giorno in giorno.

Tra le società a livello mondiale che per prime hanno accettato pagamenti in Bitcon, c’è la Virgin Galactic, la compagnia che promette di realizzare entro breve tempo i primi viaggi turistici addirittura nello spazio. E’ bene ricordare però che in bitcon o in altra valuta, questo tipo di destinazione non sono proprio alla portata di tutti i portafogli.

Se poi volete sapere nel dettaglio anche nella vostra zona chi accetta le criptomonete, c’è un sito molto carino chiamato coinmap.org capace di segnalarvi la presenza di tutte le attività che le accettano. La Google Maps delle criptomonete in parole povere.