Interpump, gli utili schizzano a 180 milioni di euro

16 marzo 2020 | 19:20
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Interpump, gli utili schizzano a 180 milioni di euro

In Cina, le sei sedi del Gruppo hanno ricevuto autorizzazione a riprendere le attività, e stanno operando alacremente per il ripristino della normalità.

REGGIO EMILIA – Il Cda di Interpump Group S.p.A. ha approvato il progetto di bilancio di esercizio 2019 e i risultati consolidati dell’esercizio 2019. Le vendite nette del 2019 sono state pari a 1.368,6 milioni di euro, superiori del 7,0% rispetto alle vendite del 2018 quando erano state pari a 1.279,2 milioni di euro. A parità di area di consolidamento e di cambi, la crescita organica registrata è del +1,4% sul totale delle vendite.

L’Ebitda è stato pari a 317,9 milioni di euro (23,2% delle vendite) a fronte dei 288,5 milioni di euro del 2018, che rappresentava il 22,6% delle vendite, con una crescita del 10,2%. L’Ebitda 2019, omogeneo con i principi contabili applicati nel 2018, sarebbe stato pari a 302,4 milioni di euro (22,1% delle vendite). Il risultato operativo (Ebit) è stato pari a 247,2 milioni di euro (18,1% delle vendite) a fronte dei 236,5 milioni del 2018 (18,5% delle vendite), con una crescita del 4,5%.

L’utile netto del 2019 è stato di 180,6 milioni di euro (173,9 milioni di euro nel 2018), con una crescita del 3,9%. Al netto dei proventi una tantum del 2018 (€11,4 milioni, legati all’acquisizione di GSHydro) la crescita risulta dell’11,2%. L’utile per azione base dell’esercizio è passato da euro 1,619 nel 2018 a euro 1,699 nel 2019.

La posizione finanziaria netta al termine dell’esercizio era pari a 370,8 milioni di euro rispetto ai 287,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018, dopo € 72,4 milioni di adeguamento a IFRS16, esborsi per acquisizioni per € 39,0 milioni, pagamento dividendi per € 23,9 milioni e acquisto azioni proprie per € 79,0 milioni. Inoltre, al 31/12/2019 il Gruppo aveva impegni per acquisizione di partecipazioni in società già controllate valutati complessivamente 54,3 milioni di euro (44,5 milioni di euro al 31/12/2019).

In Cina, le sei sedi del Gruppo hanno ricevuto autorizzazione a riprendere le attività, e stanno operando alacremente per il ripristino della normalità.