I Teatri, salta anche “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”

29 marzo 2020 | 16:28
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I Teatri, salta anche “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”

La Fondazione sta tentando di recuperare alcuni spettacoli, altri sono stati annullati. Possibili i rimborsi per i biglietti acquistati on line, per quelli al botteghino bisognerà attendere la riapertura. Molti spettatori propongono #iorinuncioalrimborso

REGGIO EMILIA – Dopo la sospensione delle attività pubbliche nei Teatri Valli, Ariosto e Cavallerizza sono tantissimi gli spettacoli che La Fondazione I Teatri ha dovuto sospendere: si sta lavorando per tentare di riprogrammarne alcuni, altri sono stati annullati.

Oltre all’elenco degli spettacoli sospesi e annullati consultabile sul sito www.iteatri.re.it, la Fondazione I Teatri comunica, con rammarico, anche lo stop de “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”, opera prevista al Teatro Valli nei giorni 24 e 26 maggio.

Per questo nuovo allestimento, coprodotto con il Teatro Regio di Parma dove doveva debuttare l’8 maggio, non ci sono infatti già più le condizioni per sostenere la preparazione necessaria all’andata in scena.

Rimborsi. Chi ha acquistato su Vivaticket il biglietto di uno spettacolo annullato o sospeso può chiedere il rimborso.

La chiusura degli uffici della Fondazione I Teatri, compreso il servizio di biglietteria, imposta dal Dpcm del 22 marzo scorso, ha invece bloccato temporaneamente le operazioni di rimborso di biglietti e abbonamenti al botteghino.

La Fondazione I Teatri assicura tutti che, non appena sarà possibile riaprire, attiverà i rimborsi di chi ha acquistato il proprio biglietto al botteghino. Gli abbonati saranno contattati e informati sulle modalità di rimborso del rateo e sulle opzioni che potrebbero sostituirlo.

#iorinuncioalrimborso. La Fondazione I Teatri ringrazia fin da ora tutti coloro – abbonati e possessori di biglietti – che hanno già annunciato di voler rinunciare al rimborso, mostrando così vicinanza e sostegno. “Stiamo pensando a come finalizzare il vostro aiuto, indirizzandolo su un progetto specifico – ringrazia il direttore della Fondazione, Paolo Cantù – Dalla comprensione e dall’aiuto che ci avete già dimostrato, vogliamo ripartire, quando sarà possibile, con coraggio e fiducia”.