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Coronavirus, Vecchi: “Ci sono alcuni casi in residenze per anziani”

21 marzo 2020 | 19:38
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Coronavirus, Vecchi: “Ci sono alcuni casi in residenze per anziani”

Il primo cittadino: “Anche se sono marginali stiamo mettendo in pista un piano e una strategia per affrontare questo nuovo e delicato fronte”

REGGIO EMILIA – “Si sono registrati alcuni casi di positività nelle nostre residenze per anziani e, anche se i numeri sono marginali, è necessario avere in mano un piano e una strategia per affrontare questo nuovo e delicato fronte”. Lo ha detto il sindaco Luca Vecchi nella consueta diretta Facebook serale.

Ha detto il primo cittadino: “Siamo entrati nella settimana più difficile. Quindi con l’Ausl, insieme alle strutture di gestione delle residenze per anziani, in seguito anche a un confronto con tutti i sindaci della provincia, abbiamo condiviso l’esigenza di mettere in pista un piano per monitorare e gestire questa situazione”.

Vecchi ha poi aggiunto che ieri sera ha ricevuto una telefonata dal direttore generale dell’Ausl, Fausto Nicolini, che chiedeva di coinvolgere gli alberghi della città per mettere a disposizione un centinaio di posti letto per gli infermieri che lavorano nelle strutture ospedaliere e sono preoccupati di tornare a casa la sera dalle loro famiglie.

Ha detto il sindaco: “Stamattina ci siamo attivati e l’hotel Europa ha messo a disposizione 60 posti letto. Di questo ringrazio Claudio Campani, proprietario dell’hotel. Ringrazio anche Terminal One, Guido Prati e Stefano Aleotti che si sono fatti carico dell’onere economico di questi posti alberghieri, insieme allo stesso Campani, che sarà gratuito con vitto e alloggio. Ringrazio anche il consorzio taxi di Reggio che si è reso disponibile a fare la connessione fra le strutture alberghiere e quelle sanitarie”.

Il primo cittadino ha poi concluso la diretta con una metafora: “Noi non abbiamo davanti uno sprint di 100 metri, ma una maratona. Una corsa lunga dove bisogna dosare le forze e non perdere equilibrio e concentrazione per continuare a resistere ogni minuto. L’arrivo è là in fondo e non si vede. Non lo vediamo, ma abbiamo affrontato bene una delle settimane più dure della storia della nostra città”.