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Coronavirus, pochi i controlli nel Reggiano

10 marzo 2020 | 12:26
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Coronavirus, pochi i controlli nel Reggiano
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Coronavirus, pochi i controlli nel Reggiano

Non abbiamo visto forze dell’ordine che verificassero le autocertificazioni, da Reggio a Rubiera e sul ponte del Secchia. Così pure alla stazione Mediopadana e al casello autostradale. Verifiche solo su alcuni immigrati alla stazione di piazzale Marconi

REGGIO EMILIA – Siamo andati di nuovo a controllare se le forze di polizia, come confermato anche dal sindaco Vecchi che aveva parlato di una intensificazione questa mattina, stanno facendo controlli nel Reggiano sugli spostamenti delle persone, ma, francamente, non ne abbiamo visti, a parte uno nella stazione ferroviaria di piazzale Marconi.

Siamo partiti stamattina, poco dopo le nove, dirigendoci dalla zona Sud della città verso Modena, sulla via Emilia. In tutto questo tragitto non abbiamo visto controlli. Siamo transitati sul ponte sul Secchia e siamo tornati indietro sempre senza vedere forze dell’ordine. Così pure nel viaggio di ritorno verso Reggio.

Poi abbiamo imboccato la tangenziale (e anche qui non c’era nessuno controllo) e ci siamo diretti verso la stazione Mediopadana, passando per via del Chionso e via Gramsci, sempre senza vedere forze di polizia. Alla stazione, verso le 10.15, non c’erano né i controlli, né le verifiche con i termoscan di cui parlava la direttiva del ministero degli Interni. Due passeggeri, marito e moglie, che stavano per prendere il treno per andare a Roma ci hanno tuttavia riferito di essere stati controllati mentre arrivavano da Suzzara nella nostra provincia.

Ci siamo poi diretti verso il casello autostradale dove siamo arrivati verso le 10.30 di mattina e, anche qui, non c’erano controlli né all’uscita, né all’ingresso. Infine siamo andati alla stazione storica di piazzale Marconi, attraversando la città e anche qui non abbiam visto controlli. Giunti in stazione abbiamo notato che all’esterno non c’erano filtri di nessun tipo. Solo sul binario tre abbiamo visto la Polfer controllare alcuni immigrati e poi portarli nel loro ufficio.

Questo è stato l’unico controllo delle autocertificazioni di cui siamo stati testimoni durante la nostra mattinata.