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Coronavirus, nessun controllo nei punti di accesso alla nostra provincia

9 marzo 2020 | 11:29
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Coronavirus, nessun controllo nei punti di accesso alla nostra provincia
Coronavirus, nessun controllo nei punti di accesso alla nostra provincia
Coronavirus, nessun controllo nei punti di accesso alla nostra provincia

Le direttive del ministero degli Interni prevedono verifiche e autocertificazioni e termoscan alle stazioni ferroviarie. Ma di tutto questo, per ora, non c’è traccia

REGGIO EMILIA – Siamo tornati per la seconda volta, c’eravamo già stati ieri, in alcuni dei punti di accesso di entrata e di uscita della nostra provincia (confine fra Reggio e Modena sulla via Emilia a Rubiera, casello autostradale e stazione mediopadana) e, ancora una volta, abbiamo constatato, almeno stamattina, che non c’era alcun tipo di controllo sulle persone che entravano ed uscivano dal nostro territorio.

La direttiva del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese diramata ai prefetti ieri, prevede che “gli spostamenti sul nostro territorio, e verso altri territori, possano avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessita’, o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potra’ essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia”.

I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilita’, sempre secondo questa direttiva, devono “avvenire lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilita’ principale, la polizia stradale procedera’ ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilita’ ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali”.

Per quanto concerne il trasporto ferroviario, “la Polizia ferroviaria curera’, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorita’ sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni”.

Ebbene di tutto questo non abbiamo visto traccia questa mattina durante il nostro viaggio al confine fra Rubiera e Modena. Sul ponte del Secchia, ma nemmeno prima  e dopo, c’erano i controlli previsti dal ministro degli Interni. Nessuno ci ha fermato per compilare autodichiarazioni. Stessa cosa è avvenuta al casello autostadale dove, stamattina, non erano presenti le forze dell’ordine. Non abbiamo nemmeno visto personale che si occupasse della “canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan””.

Per ora dunque, almeno stando a quello visto questa mattina, i controlli non ci sono.