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Coronavirus, l’Oms: “La mortalità è del 3,4%, più alta dell’influenza”

4 marzo 2020 | 19:31
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Coronavirus, l’Oms: “La mortalità è del 3,4%, più alta dell’influenza”

“E’ una malattia più grave dell’influenza stagionale”. A livello globale oltre 93mila contagiati, i morti toccano quota 3.198

REGGIO EMILIA – Il coronavirus causa “una malattia più grave dell’influenza stagionale: a livello globale, circa il 3,4% dei casi riportati di Covid-19 è deceduto mentre l’influenza stagionale generalmente uccide molto meno dell’1% di quelli infetti”. Lo ha sottolineato l’Oms spiegando che “mentre molte persone in tutto il mondo hanno accumulato immunità ai ceppi stagionali” questo “è un nuovo virus a cui nessuno è immune”. “Abbiamo vaccini e terapie per l’influenza stagionale, ma – ha aggiunto l’Oms – al momento non esiste un vaccino e nessun trattamento specifico per il Covid-19”

Nel mondo c’è una carenza di dispositivi protettivi, dalle mascherine ai guanti, dovuta alle conseguenze dell’epidemia di coronavirus, e le aziende dovrebbero aumentare la produzione del 40% per far fronte all’emergenza. Si legge in un comunicato dellOms, in cui sottolinea che a causare l’aumento della domanda ci sono anche fenomeni come l’accaparramento e l’utilizzo errato.

Sono arrivate a 3.198 le morti nel mondo per il coronavirus, 93.455 i contagi e 50.700 le persone guarite. E’ il quadro in tempo reale dell’università Johns Hopkins.
Sale ad almeno 130 il numero dei casi di coronavirus accertati negli Stati Uniti, di cui almeno 6 nella città di New York. Sono gli ultimi dati forniti dalle autorità sanitarie federali statunitensi. Fermo a 9 il numero dei decessi, tutti nello stato di Washington dove ci sono attualmente 27 casi come in California.

La Cina ha registrato 119 nuovi contagi da coronavirus, in calo per il terzo giorno di fila, e 38 ulteriori decessi. Secondo gli ultimi dati della Commissione sanitaria nazionale (Nhc) aggiornati a martedì, i decessi totali sono saliti a 2.981 e le infezioni a 80.270. I nuovi casi nell’Hubei, provincia epicentro dell’epidemia, si sono attestati a 115, mentre 4 sono quelli relativi al resto della Cina. Il numero di infezioni sospette sono calate a 520, ai livelli più bassi da gennaio.

Tra i 4 nuovi casi di coronavirus annunciati in Cina oggi dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc), al netto dei 115 dell’Hubei, l’epicentro dell’epidemia, tre fanno capo a Pechino e uno a Ningxia. Nella capitale, due sono “contagi di ritorno” e sono relativi a viaggiatori arrivati dall’Iran e dall’Italia.