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Coronavirus, lavoro in azienda: il vademecum dei sindacati

11 marzo 2020 | 16:59
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Coronavirus, lavoro in azienda: il vademecum dei sindacati

Sottolineano i segretari di Fim Fiom Uilm, Giorgio Uriti, Simone Vecchi e Jacopo Scialla: “Chiediamo alle imprese di garantire il massimo di collaborazione e di ascolto dei delegati metalmeccanici “

REGGIO EMILIA – L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo mette alla prova le nostre comunità, richiedendo uno sforzo di collaborazione totalmente inedito per le nostre generazioni. Per questo Film Fiom Uilm hanno stilato un vademecum “pratico” in dieci punti per delegati e delegate da diffondere il più possibile tra i lavoratori, con l’obiettivo di aiutare ad orientare i comportamenti e le scelte organizzative per garantire la salute nei luoghi di lavoro.

Sottolineano i segretari di Fim Fiom Uilm, Giorgio Uriti, Simone Vecchi e Jacopo Scialla: “Chiediamo alle imprese di garantire il massimo di collaborazione e di ascolto dei delegati metalmeccanici (circa 600 nel nostro territorio rappresentanti quasi 20mila lavoratori), moltiplicando i momenti di confronto e lavoro comune, non rinunciando mai al loro contributo. Nessuno oggi può sentirsi autosufficiente nelle valutazioni, nelle proposte, nelle decisioni, sarebbe atteggiamento irresponsabile in una fase critica come questa. Usciremo da questa situazione solo con l’unità di tutti”.

Vademecum per delegati e lavoratori: prima la salute
I dieci punti da richiedere nelle aziende metalmeccaniche

1. DISTANZA DI SICUREZZA E IGIENIZZAZIONE DELLE MANI
In azienda pretendere il mantenimento almeno un metro di distanza da una postazione di lavoro e l’altra, se di fianco, o di due metri se di fronte. Si suggerisce di portare un metro da casa per prendere le misure. All’interno delle aziende è opportuno moltiplicare i luoghi in cui le persone possano igienizzare le mani.

2. RIDURRE LE COMPRESENZE O L’ATTIVITA’
Se il limite di distanza (1 o 2 metri) comporta la limitazione delle attività perché l’azienda non è in grado di modificare l’organizzazione del lavoro – o fornire i DPI necessari per garantire il rispetto delle norme – è necessario che l’azienda riduca la compresenza per permettere il distanziamento sociale richiesto, riducendo l’attività e quindi eventualmente chiedendo la Cassa integrazion ordinaria causata da Covid-19. L’alternativa alla riduzione, per le aziende, è il rischio della totale sospensione dell’attività’ in caso di violazione anche di un solo aspetto della normativa. Il decreto dell’8 marzo parla di “promuovere l’uso di ferie e permessi”.
Se un lavoratore chiede di godere di ferie/permessi l’azienda deve concederli ma nessuno deve essere obbligato.

3. LAVORATORI POSTI IN AUTO-ISOLAMENTO (Quarantena) DALL’AUSL
Condizione che prevede un certificato medico da parte del proprio medico di base (con il codice V29.0), che ne autorizza la sospensione dal lavoro, anche in assenza di una diagnosi. Per tutti lavoratori rientranti nei “casi accertati” o oggetto di quarantena preventiva imposta dagli organi competenti, va richiesto all’azienda di neutralizzare il periodo di malattia ai fini del conteggio utile alla conservazione del posto.

4. ASSEMBRAMENTI NEGLI SPOGLIATOI
Per evitare assembramenti negli spogliatoi, ma al contempo impedirne la chiusura:
a) contingentare il numero di persone nello spogliatoio, definendo un numero massimo, ordinando l’ingresso sulla base della posizione dell’armadietto.
b) definire orari di ingresso/uscita scaglionati
c) definire con segnaletica orizzontale le distanze di droplet a terra.
d) richiedere che gli spogliatoi vengano igienizzati in ogni turno di lavoro (anche aumentando i turni di pulizie oggi presenti).
e) richiedere una sanificazione straordinaria interna ed esterna degli armadietti di tutti i lavoratori e l’igienizzazione quotidiana delle superfici esterne. Dare indicazioni ai lavoratori di non lasciare indumenti fuori dagli armadietti.

5. ASSEMBRAMENTI NEGLI SPAZI DI RISTORO
a) contingentare il numero di persone presenti in contemporanea in tutti gli spazi comuni e renderlo pubblico (sulla base di indicazioni AUSL);
a1) proporre di sospendere le pause collettive, dove esistenti, lasciando la possibilità di recarsi alle macchinette del caffè con l’unico vincolo di un numero massimo di persone presenti allo spazio ristoro;
a2) fare pause a scorrimento al posto delle attuali pause collettive;
b) definire una segnaletica orizzontale per garantire a tutti la distanza di almeno un metro, con le frecce di ingresso ed uscita per evitare incroci;
c) posizionare un rotolo di carta usa e getta e del liquido igienizzante nelle sale ristoro per poter pulire le tastiere delle macchinette dei caffè prima e dopo ciascun uso;
d) prevedere un’igienizzazione completa degli spazi (sedie, tavoli, panchine, macchinette caffè) prima e dopo le pause previste.

6. ASSEMBRAMENTI E CONTATTI NELLE MENSE
a) scaglionare l’uscita verso la mensa; ridurre il numero di sedie ai tavoli;
b) garantire la sanificazione di piatti bicchieri posate e vassoi;
c) richiedere che durante la somministrazione del pasto vengano forniti al lavoratore dei guanti “usa e getta” da consegnare all’ingresso;
d) obbligo di uso guanti per l’utilizzo dei condimenti o in alternativa utilizzo di packaging monouso;
e) mettere sottovuoto gli alimenti che possono essere posti sottovuoto: pane e frutta in particolar modo
f) posizionare dispenser igienizzanti prima della fila per la mensa e dopo la cassa;
g) posizionare dispenser igienizzanti ai lati delle mense, dove esistenti;
h) eliminare le postazioni self-service di distribuzione del cibo.

7. TURNI AGGIUNTIVI DI PULIZIA
Prevedere turni aggiuntivi di pulizia e igienizzazione dei bagni, spogliatoi, spazi ristori (e in generale altri spazi comuni) e degli uffici:
In particolare, l’igienizzazione delle postazioni di lavoro degli operai in caso di turni di lavoro avvicendati. Se la pulizia non viene effettuata dagli addetti chiedere che vengano riconosciuti 10 minuti ad ogni operaio perché a fine turno provveda all’igienizzazione di sedie, banchi lavoro, strumenti.

8. PER GLI OPERAI
a) fornire agli operai delle linee di montaggio liquido igienizzante da utilizzare tra una fase e l’altra del ciclo produttivo;
b) richiedere una mascherina per limitare il contatto mano/viso e l’emissione di goccioline sui componenti che poi verranno maneggiati da altri;
c) Non è ammesso che ai montaggi gli operai siano posti a meno di due metri uno di fronte all’altro, e a meno di un metro, uno di fianco all’altro.

9. PER GLI IMPIEGATI
a) richiedere lo smart working e la dotazione tecnica necessaria per operare da remoto;
b) valutare il lavoro a turni per quegli impiegati che lavorano in open space;
c) suddividere gli impiegati su più uffici possibili, per limitare i contatti;
e) adibire nuovi uffici, se presenti spazi oggi inutilizzati.

10.GESTIONE FIGLI A CASA DA SCUOLA
a) agevolare i cambi turno
b) riconvertire permessi per visite specialiste (o altre casistiche aggiuntive), dove esistenti nei contratti aziendali, in permessi per assistenza figli.
c) smonetizzare salari aggiuntivi (4 novembre, indennità della contrattazione aziendale)
d) Utilizzo della prossima festività del 1 novembre 2020 cadente in domenica, nel mese di marzo, al posto della successiva monetizzazione in busta.
e) chiedere integrazione economica al 100% della retribuzione e dei ratei in aggiunta a quanto previsto da eventuale congedo parentale Inps / cassa integrazione per assistenza figli.