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Coronavirus, Conte: “Stanziati 7,5 miliardi per famiglie e imprese”

5 marzo 2020 | 19:16
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Coronavirus, Conte: “Stanziati 7,5 miliardi per famiglie e imprese”

Rinviato sine die il referendum del 29 marzo, moratoria dei crediti

REGGIO EMILIA – Abbiamo stanziato 7,5 miliardi a sostegno delle famiglie e delle imprese che stanno affrontando quest’emergenza”, ha annunciato il premier Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri, aggiungendo che si tratta di “misure straordinarie e urgenti”. Rinviato sine die il referendum per il taglio dei parlamentari previsto per il 29 marzo.

“E’ previsto che sia sentita la commissione Ue in questo iter a cui stiamo lavorando per creare questo scostamento rispetto agli obiettivi programmatici. Non facciamo un salto nel buio, possiamo già dichiarare che c’è la piena sensibilità della commissione Ue a comprendere l’emergenza che stiamo attraversando. Non ci aspettiamo nessuna distonia rispetto all’atteggiamento” dell’Ue, ha proseguito il premier. Quanto alla possibilità di prorogare la chiusura delle scuole ha detto: “Vedremo. Ovviamente in prossimità della scadenza, con un certo anticipo per evitare incertezza, torneremo a fare un aggiornamento. In questo momento non lo so neanche io, dobbiamo sempre ragionare nel segno dell’adeguatezza e proporzionalità”.

I 7,5 miliardi a disposizione per il prossimo decreto sul Coronavirus “sono risorse significative e ci consentono di fare fronte alle esigenze immediate” dell’emergenza, ha spiegato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ricordando che il nuovo decreto “non esaurisce gli interventi necessari: il governo è al lavoro per accelerare lo sblocco degli investimenti e il sostegno alla crescita”. Lo scostamento dall’indebitamento per il nuovo decreto sarà di “7,5 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare: tecnicamente sono 6,35 miliardi in termini di indebitamento”, ha detto il ministro dell’Economia, spiegando che “è’ già partita la lettera che informa” l’Ue “di questo scostamento, siamo in costante contatto e da questo punto di vista non esiste alcun problema”, nemmeno sulla “piena sostenibilità per la finanza pubblica di queste misure”.

Nel decreto inoltre ci saranno anche “misure per sostenere una moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario” e “risorse per il Servizio sanitario nazionale, la protezione civile e le forze dell’ordine, misure – ha detto Gualtieri – che ci consentiranno di sostenere i redditi e salvaguardare l’occupazione e potenziare gli ammortizzatori sociali” perché “nessuno deve perdere lavoro per coronavirus”.

Il Consiglio dei Ministri deciderà per l’ok alla relazione sulla nuova richiesta di flessibilità, l’inizio dell’esame del secondo decreto sulle misure economiche anti-coronavirus e maggiori risorse per la Protezione civile. Dopo l’ok allo sforamento dai saldi di bilancio (si parte da 3,6 miliardi) dal governo partirà la lettera all’Ue in cui viene comunicata la decisione. Mercoledì 11 marzo, le Camere esamineranno l’autorizzazione allo scostamento di bilancio. Nelle prossime tre settimane la Camera dei Deputati lavorerà solo il mercoledì su “atti urgenti e indifferibili”.