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Coronavirus, confini aperti (per ora) nella provincia di Reggio Emilia

8 marzo 2020 | 12:35
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Coronavirus, confini aperti (per ora) nella provincia di Reggio Emilia

Si transita sul ponte sul Secchia, si sale e si scende dai treni alla Tav e si entra e si esce dal casello autostradale. Supermercati pieni, ma non affollati

REGGIO EMILIA – I confini della nostra provincia, almeno fino a questa mattina, nonostante il decreto del governo relativo all’emergenza Coronavirus, erano aperti. Siamo andati alle nove di mattina sul ponte sul Secchia, al confine fra Reggio e Modena e si transitava tranquillamente senza nessun controllo. Ci siamo poi spostati alla stazione Mediopadana per vedere com’era la situazione.

Siamo arrivati verso le dieci di mattina. Il parcheggio era abbastanza affollato di auto e, pure qui, non c’erano particolari controlli. I passeggeri salivano e scendevano dal treno che da Milano andava a Napoli. Un controllore, appena sceso dal treno, ci ha informato che il convoglio era praticamente vuoto. “Ci sarà solo qualche decina di persone”, ci ha detto.

Ci siamo poi spostati al casello autostradale. Siamo arrivati lì verso le 10.30 ma, anche in questo caso, le macchine entravano e uscivano regolarmente senza alcun controllo. I supermercati dei centri commerciali che abbiamo visitato erano tutti aperti. All’Ipercoop Ariosto erano chiusi i negozi, ma era aperto il supermerket, così pure al Lidl di via Gramsci, al Conad Le Vele e al Conad di via Maiella nella zona sud della città. Ricordiamo che i centri commerciali sono chiusi, relativamente ai negozi, il sabato e la domenica, ma che i negozi di generi alimentari al loro interno resteranno aperti. Stessa cosa per farmacie e parafarmacie.

C’era gente, ma non abbiamo visto un assalto alle casse. Al Conad di via Maiella, in particolare, per garantire la distanza fra le persone all’interno, l’ingresso è stato contingentato e quindi si è formata una fila prima di entrare. Questo perché la regola, che vale anche per tutto il territorio nazionale, è quella di contingentare gli ingressi e garantire la distanza di sicurezza. I gestori ne sono responsabili e chi non dovesse rispettarlo rischia la chiusura dell’esercizio e una sanzione amministrativa.

In sostanza, dunque, la nostra provincia, per ora, è aperta. Si può entrare e uscire. E’ probabile, tuttavia, che la situazione cambierà nelle prossime ore perché non sono ancora stati emanati i decreti attuativi della chiusura.

Fino a questo momento i treni vanno e i viaggiatori non vengono fermati. La polizia ferroviaria non ha ancora avuto disposizioni in merito e si stanno limitando a invitare chi si presenta a partire solo se strettamente necessario. Nelle prossime ore dovrebbero essere disposti posti di blocco ai caselli autostradali, stazioni e aeroporti.