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Coronavirus, bimbi cinesi donano soldi nonni a sanità

18 marzo 2020 | 16:04
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Coronavirus, bimbi cinesi donano soldi nonni a sanità
Coronavirus, bimbi cinesi donano soldi nonni a sanità
Coronavirus, bimbi cinesi donano soldi nonni a sanità

La comunita’ cinese ha devoluto oggi 70.000 euro all’ospedale cittadino Santa Maria e alla Croce rossa. Ma è tutta una pioggia di fondi

REGGIO EMILIA – Si moltiplicano le donazioni a sostegno della sanita’ pubblica per affrontare l’emergenza coronavirus. La comunita’ cinese ha devoluto oggi 70.000 euro all’ospedale cittadino Santa Maria e alla Croce rossa. La raccolta fondi e’ partita da alcuni giovani cinesi cresciuti a Reggio e ha coinvolto (in appena tre giorni) anche i bambini della comunita’, che hanno contribuito con i soldi ricevuti dai nonni per il capodanno cinese. Molte offerte sono arrivate da residenti che si trovano attualmente in Cina.

“E’ un segnale forte del proprio senso di appartenenza alla citta’ dove molti sono nati, cresciuti e lavorano”, spiegano gli organizzatori della raccolta. Rivolta ad una citta’ “vissuta come una seconda casa, rispettata e amata. E in questo tragico momento da aiutare e difendere tutti insieme per il bene comune”.

Le comunita’ cinesi delle citta’ limitrofe, viene comunicato, replicheranno l’iniziativa nei loro territori. Dal gruppo Ama, leader nella produzione di componenti per veicoli Off-Highway, arrivano invece 100.000 euro per l’acquisto di una partita straordinaria di dispositivi medici e di protezione individuale (mascherine), da destinare al personale impegnato nell’attivita’ di lotta all’epidemia nelle strutture sanitarie del territorio.

“Vogliamo dare un aiuto – dice l’amministratore delegato di Ama Alessandro Malavolti – per sostenere in modo diretto e concreto lo sforzo del servizio sanitario della provincia di Reggio Emilia, di tutti i medici, gli infermieri e gli operatori che stanno combattendo questa battaglia in prima linea, ogni giorno”. Ama e’ una delle aziende che, fin dall’inizio della diffusione del virus, si e’ strutturata per garantire la sicurezza dei lavoratori e continua oggi l’attivita’ rivolta in particolare al settore agricolo.

Comer Industries, azienda di famiglia del presidente di Unindustria Fabio Storchi, ha invece donato oggi 5000 mascherine destinate all’ospedale civile di Guastalla (diventato Covid), ai volontari della Croce Rossa e agli operatori della Casa protetta e dell’assistenza domiciliare di Reggiolo.

“In questo momento difficile per tutti – dice il sindaco di Reggiolo Roberto Angeli – l’amministrazione ha deciso di distribuire le mascherine a chi ne ha piu’ bisogno e deve affrontare l’emergenza sanitaria molto da vicino. Volevamo garantire queste protezioni a chi ha a che fare con i malati e che rischia quotidianamente la propria salute. Non ci stancheremo mai di ringraziare il personale sanitario e tutti gli operatori per il loro prezioso lavoro. Reggiolo vuole essere al loro fianco”.

Infine anche l’ordine dei Commercialisti e degli esperti contabili di Reggio scende in campo nella gara di solidarieta’ contro il Covid-19, promuovendo una raccolta fondi e donando per primo all’Ircss (l’istituto di ricerca scientifica dell’Ausl reggiana) 5000 euro. Per il presidente Corrado Baldini, e’ pero’ “arrivato il tempo di occuparsi anche di un altro malato grave: il sistema economico, con le sue imprese, i suoi lavoratori e l’insieme dei professionisti”.